Luigi Tenco
Finalmente un museo dedicato a Luigi Tenco, cantautore vittima delle ingiustizie sanremesi e della corruzione che già dilagava nel 1967 nel calderone dell’organizzazione festivaliera.
Cosa accadde quella maledetta notte in cui Tenco fu trovato morto? Non riuscì, forse, a sopportare l’ingiustizia e la penalizzazione e il vedere come possa essere corrotto il festival?
Sanremopoli! Vedi in basso il pezzo dedicato a questo meraviglioso festival italiano. Al contrario di quanto possa sembrare, il mondo del cinema è più sicuro e professionale di quello della canzone. Nel mondo del cinema e degli attori o sai lavorare o sei fuori! Al massimo ci può essere qualche casting blindato dove entra solo chi ha qualche appoggio ma se un attore non è valido il ciak difficilmente scatta. Nel mondo della canzone, invece, galline stonate ma belle e ranocchi gracidanti con spalle al sicuro, riescono ad andare avanti, in studio di registrazioni le voci si prestano e si mutano elettronicamente. Sapere quante canzoni non sono veramente cantate dal cantante segnalato? Nonostante la crisi della discografia organizzatori, discografici, produttori e potenti dell'Afi (Associazione che decide tutto) ancora non hanno capito che bisognerebbe cambiare sistema e ripulire dalla corruzione e dalle solite raccomandazioni e bustarelle. Speriamo che inizi presto 'Ugole pulite'.
Ecco la notizia tratta da ‘Il corriere della Sera’
ALESSANDRIA - Le immagini da bambino, i primi dischi, gli amici cantautori. Fino a quella maledetta sera nell'hotel Savoy di Sanremo, nel 1967. La vita di Luigi Tenco e' raccontata in un museo inaugurato oggi a Ricaldone, sulle colline dell'Alessandrino, dove il cantautore e' cresciuto ed e' sepolto. Allestito in un ex asilo nel centro del paese, dall'Associazione Luigi Tenco in collaborazione con il Comune di Ricaldone, il museo ripercorre per luoghi gli anni della vita di Tenco, da Ricaldone a Sanremo. Si tratta del primo museo in Italia dedicato a un cantautore. (Agr)
Link: http://www.corriere.it/ultima_ora/agrnews.jsp?id=%7BBD52C6FB-881F-4ADF-9199-EF6E1A46D7AF%7D
2 comentarios:
Ciao, mi chiamo Monica e sono della provincia di Milano. Ho letto spesso i tuoi pezzi che parlano di corruzione del mondo televisivo e dello spettacolo in genere. Volevo dirti che la prima fregatura avviene quando noi giovani artisti ci rivolgiamo alle agenzie artistiche che dovrebbero in qualche modo rappresentare una specie di ufficio di collocamento degli artisti. Spesso ti fanno andare da loro solo per proporti un book foto o chiederti soldi d’iscrizione, un furto che nessuno controlla. E’ uno schifo in Italia. Una mia amica francese dice che in Francia è tutta un’altra cosa.
Monica
Se avessi una figlia che avesse voglia di fare la velina mi arrabbierei moltissimo. E' proprio un ambiente di emme!
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