enero 12, 2007

Assassini e stragi- Antonio Faccini



L’ultima strage di Erba ci ha lasciati attoniti e increduli. Ancora una volta persone che in apparenza sono normalissime hanno ucciso e, ancora una volta, la crudeltà è arrivata a togliere la vita ad un bambino indifeso.
Donne e uomini, allo stesso modo. Qualcuno ha detto che le donne dovrebbero insegnare agli uomini come si ama, ma, secondo me, ha detto una grande sciocchezza.
L’amore non s’impara, si sente e basta. Rosa Bazzi, dall’aria dolce e mite ha crudelmente assassinato il piccolo Youssef senza pensarci due volte, anzi progettando l’omicidio. Dai racconti dei due assassini si scopre che questa donna minuta e crudele è riuscita, in mesi e mesi di lamentele e lavaggi cerebrali a convincere il marito a mettere in pratica il piano dell’omicidio. Maledetti.
L’odio, l’amore e la follia non ha sesso. Sono assassini e basta, che siano uomini o che siano donne.
Proprio oggi mi è arrivata una lettera di Antonio Faccini, il carabiniere che ha ucciso tre persone perché, a suo dire, gli veniva tolto il figlio definitivamente.
Non esiste crimine o assassinio giusto ovviamente, ma, nonostante tutto, credo che se dovessi buttare giù dalla torre una solo assassino, non avrei indecisioni, butterei quello che ha tolto la vita a un bambino innocente.
Speriamo che non si debba più venire a conoscenza di fatti di sangue di nessun tipo anche se sono sicuro che questo rimarrà una chimera.
Faccini mi ha chiesto di pubblicare la sua lettera, eccola di seguito.

Ciao Cosmo,
mi ha scritto la giornalista Adriana Pannitteri del Tg1. Ha realizzato un bel libro intitolato “madri assassine”. Una donna che veramente ha capito anche i problemi dei padri non facendo alcuna discriminazione e sa che la depressione è una malattia che può colpire tutti. Questo non l’hanno capito mai i giudici e credo che non lo capiranno mai.
Sai Cosmo io mi pongo tante domande. Hanno stabilito che io sono un ‘mostro’, un assassino, ma chi ha commesso orribili crimini come quello di Erba o quello di Tommy, contro bambini innocenti, a mio confronto cosa sono?
Come dice Adiana Pannitteri nel libro, dietro le mamme assassine ci sono sempre fattori e persone che non capiscono cosa sia la depressione. Molti non sanno che la depressione è una vera malattia che può colpire tutti. Perché i giudici non lo capiscono? Anche la scrittrice dice che non esiste un vero e proprio studio su questa patologia. Io che sono un mostro assassino posso solo dirti che non giustifico le persone sane che uccidono per il gusto di farlo. Di me hanno detto che ero sano completamente eppure ho fatto 18 mesi di psicofarmaci perché soggetto a depressione persistente reattiva. Cosmo tu hai letto quello che mi hanno diagnosticato, ma non voglio continuare a dire sempre le stesse cose. Tu e la giornalista Adriana mi avete aperto il cuore e l’anima con i vostri racconti di vita vissute e vi ringrazio se scriverete ancora dei libri per far capire alla gente cose di cui non sono a conoscenza.
Vorrei ancora dire che non tutte le carceri sono in grado di recuperare i detenuti. Io spero di trovare un istituto che mi dia modo di aiutare altri a non cadere nei miei errori. Invito ancora a tutti i padri a scrivermi e a postare i loro commenti.
Cosmo, puoi pubblicare questa lettera sul tuo blog?
Ciao dal papà Antonio

1 comentario:

maria pia dijo...

cito un pensiero di Dostoenskij: “Non puoi essere giudice di alcuno, infatti non può esserci sulla terra chi giudichi il delinquente, se questo stesso giudice non abbia prima riconosciuto che egli pure è un delinquente come quello che gli sta davanti e che del delitto di questi egli ha forse più colpa di chiunque altro. Quando l’avrà compreso, potrà anche esser giudice. Per quanto ciò sembri assurdo, è nondimeno la verità. Che se io stesso fossi un giusto, forse non ci sarebbe neppure il delinquente davanti a me”.