Caracas, 4 lug. (Apcom) - Assumersi i costi petroliferi dei 50 Paesi più poveri del mondo. E' la proposta del presidente venezuelano Hugo Chavez agli altri Paesi dell'Opec.
"E' necessario che l'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (Opec) si prenda carico delle spese di queste nazioni. Non diventeremmo né più ricchi, né più poveri" ha dichiarato Chavez, alla conferenza dei Paesi non allineati in svolgimento sull'isola di Margarita, nel nord del Venezuela.
Per Chavez, il prezzo del petrolio "continuerà ad aumentare, ma non per colpa nostra. Credo che il prezzo giusto si aggiri intorno ai 100 dollari al barile, ma esistono dei fattori indipendenti dalla volontà dei produttori che rendono il petrolio più caro".
"Non è colpa nostra. Se si ritirassero dall'Iraq, se smettessero di minacciare l'Iran e il Venezuela - chiaro il riferimento di Chavez agli Stati Uniti - il prezzo si abbasserebbe".
"E' necessario che l'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (Opec) si prenda carico delle spese di queste nazioni. Non diventeremmo né più ricchi, né più poveri" ha dichiarato Chavez, alla conferenza dei Paesi non allineati in svolgimento sull'isola di Margarita, nel nord del Venezuela.
Per Chavez, il prezzo del petrolio "continuerà ad aumentare, ma non per colpa nostra. Credo che il prezzo giusto si aggiri intorno ai 100 dollari al barile, ma esistono dei fattori indipendenti dalla volontà dei produttori che rendono il petrolio più caro".
"Non è colpa nostra. Se si ritirassero dall'Iraq, se smettessero di minacciare l'Iran e il Venezuela - chiaro il riferimento di Chavez agli Stati Uniti - il prezzo si abbasserebbe".
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