Se vogliamo capire quanto debole e fragile possa essere una democrazia, basta guardare l'esempio del Venezuela che dimostra, ancora una volta, come sia possibile trasformare un governo democratico in un totalitarismo e dittatura.
Crisi inopportuna
Purtroppo il Venezuela sta vivendo la sua peggiore crisi in un momento in cui tutta l'attenzione del resto del mondo e' rivolta verso altri paesi che in questo momento sono in condizioni peggiori, non c'e' dubbio di questo.
Diciamo che il popolo venezuelano ha la sfortuna di aver bisogno dell'aiuto della comunita' internazionale, in un momento "inopportuno".
Stiamo vedendo come, nel paese, si infrangono ogni giorno i diritti umani e la Costituzione, ed ogni giorno il popolo riceve uno schiaffo morale perche' vede che tutto cio' che si fa ricorrendo a regole democratiche viene sistematicamente burlato impunemente dal governo.
Ad esempio,guardiamo con indignazione, ma senza stupore, come il governo stia consegnando la carta d'identita' a stranieri quando la stessa viene negata ai venezuelani. O meglio, se un venezuelano ha bisogno di rinnovare la sua carta di identita' deve firmare un documento dove dichiara di voler annullare la sua firma dalla richiesta di referendum che chiede le dimissioni del presidente. Chi non e' disposto a firmare questa dichiarazione semplicemente non avra' il documento di identita' e di conseguenza non potra' votare in caso di elezioni, mentre invece tutti quegli stranieri ai quali si sta concedendo il documento, avranno diritto al voto.
Si e' calcolato che in poco tempo solo nello stato Tachira sono state consegnate carte di identita' a 40.000 stranieri i quali, in poco tempo, hanno ottenuto la naturalizzazione. Secondo i calcoli fatti, in poco tempo ci sara' il numero sufficiente di nuovi naturalizzati da permettere al governo di vincere qualsiasi appuntamento elettorale.
Morti e violazioni dei diritti umani
In questi giorni tutto il mondo e' scandalizzato dai gravi atti commessi da alcuni militari americani ed inglesi a danno dei prigionieri iracheni e, giustamente, tutti hanno condannato all'unisono queste gravi violazioni. A questo coro pero' si sono aggiunti anche il Governo venezuelano ed il Presidente stesso il quale non si lascia sfuggire occasione per accusare il governo americano.
Purtroppo pero' proprio in questi giorni in Venezuela c'e' uno scandalo molto simile a questo ma a danno di giovani militari venezuelani, e, si dice, per mano di cubani che ormai fanno parte della Guardia Nacional. Infatti otto ragazzi che erano stati chiusi in cella di punizione sono stati aggrediti, apparentemente con un lanciafiamme, mentre erano in cella. Due di loro sono morti, il primo, quello che era in condizioni peggiori, e' morto dopo alcuni giorni e casualmente il giorno seguente ad una dichiarazione pubblica del presidente Chavez in cui lui affermava che questo ragazzo aveva solamente 'lievi ustioni'. Il secondo, un ragazzo di 20 anni, e' morto due giorni fa. Si stava riprendendo ed aveva cominciato a rilasciare, ai suoi avvocati, dichiarazioni dell'accaduto. Purtroppo pero' durante la medicazione delle ferite, operazione che gli facevano giornalmente, e' morto per un infarto. Entrambi i ragazzi sono morti di infarto.
I genitori accusano il Governo di omicidio.
Gli altri militari, che apparentemente sono in condizioni meno gravi, sono ricoverati ma non si sa dove. Si sa che i famigliari hanno ricevuto minacce e c'e' da supporre che gli stessi militari siano minacciati e si prevede che a breve questi stessi ragazzi rendano dichiarazioni pubbliche dando versioni che contraddicono quelle date dai ragazzi ormai defunti e che non potranno piu' testimoniare.
Casi di uccisioni, torture e violazioni si susseguono ma non hanno riscontrato la minima attenzione da parte della comunita' internazionale.
Come il caso di un ragazzo che era stato arrestato durante le manifestazioni di protesta di fine febbraio. Arrestato insieme a suo fratello ed a sua moglie. Lui e' stato massacrato di botte, lo hanno torturato con elettricita' ai testicoli, gli hanno fatto mangiare capelli ed escrementi ed e' morto con il fegato e il pancreas spappolati. La sua ragazza e' stata ripetutamente violentata ed obbligata a praticare sesso orale agli agenti della Guardia Nazionale sotto gli occhi del marito e del cognato, anche lui picchiato ma fortunatamente vivo.
Ci sono vari casi di torture e morti ma non fanno notizia oltre frontiera, o meglio in Europa perche' invece alcune di queste testimonianze sono state ascoltate al Congresso negli Stati Uniti che a quanto pare, a differenza dell'Europa, ascolta con un po' piu' di preoccupazione le denunce che arrivano dal Venezuela.
Mi domando se ancora una volta ci troviamo di fronte ad una situazione che apparentemente e' un classico. L'Europa lascia che siano gli Stati Uniti a preoccuparsi delle "rogne" del mondo. Intanto li si accusa con grande facilita' di intromettersi negli affari degli altri e poi si manifesta contro di loro accusandoli di imperialisti e colonialisti, fomentando quel sentimento di antiamericanismo che tanto sembra piacere agli europei ed agli italiani in particolare, quasi come una moda del momento.
Ma io mi domando: perche' l'Europa, invece di perdere tanto tempo ad accusare gli americani, non spreca queste energie invece a preoccuparsi di aiutare chi sta chiedendo aiuto e non si limita invece a criticare e basta? Non si da conto che con questo atteggiamento dimostra ancora una volta di essere inferiore? Non voglio con questo difendere l'America ad oltranza ma l'antiamericanismo dilagante in Europa mi sembra eccessivo e soprattutto ingrato e proveniente da un'Europa che ha la memoria corta.
Forse pero' sfilare in strada con la bandiera della pace ci fa sembrare piu' buoni e non richiede un grande sforzo ed un compromesso?
La comunita' internazionale.
In Venezuela sono presenti rappresentanti del Centro Carter e dell'OSA che da tempo ormai seguono le peripezie del popolo venezuelano che cerca disperatamente di salvare la democrazia. Si e' istituito anche il Gruppo di Amici che dovrebbe aiutare il dialogo tra Governo ed opposizione.
A cosa sono serviti fin'ora?
Io direi che a poco o almeno non abbastanza. La caduta verso il fondo del baratro non si e' fermata, ogni giorno ci avviciniamo di piu' ad una dittatura che viene portata avanti molto abilmente dal Governo di Chavez il quale sa benissimo che non si puo' permettere di farlo attraverso un colpo di mano e lo sta quindi portando a termine poco a poco sotto gli occhi increduli della popolazione e sotto gli occhi impotenti della comunita' internazionale. Chavez non vuole uccidere il Venezuela con un colpo al cuore, lo sta uccidendo infliggendogli ogni giorno una ferita non mortale ma che lo dissangua ogni volta un po' di piu.
Questa e' la democrazia: tu non metti il naso nei miei affari ed io non lo metto nei tuoi, anche se a casa tua non si rispetta la democrazia. E' come sapere che il vicino di casa massacra la moglie di botte e non si interviene semplicemente perche' la massacra tra le pareti domestiche. Bella cosa la democrazia! Vuol dire che la democrazia vera e propria esiste solamente dalle frontiere verso l'esterno e non verso l'interno dei paesi.
Se questa e' democrazia credo sia arrivato il momento di reinventarci.
Crisi inopportuna
Purtroppo il Venezuela sta vivendo la sua peggiore crisi in un momento in cui tutta l'attenzione del resto del mondo e' rivolta verso altri paesi che in questo momento sono in condizioni peggiori, non c'e' dubbio di questo.
Diciamo che il popolo venezuelano ha la sfortuna di aver bisogno dell'aiuto della comunita' internazionale, in un momento "inopportuno".
Stiamo vedendo come, nel paese, si infrangono ogni giorno i diritti umani e la Costituzione, ed ogni giorno il popolo riceve uno schiaffo morale perche' vede che tutto cio' che si fa ricorrendo a regole democratiche viene sistematicamente burlato impunemente dal governo.
Ad esempio,guardiamo con indignazione, ma senza stupore, come il governo stia consegnando la carta d'identita' a stranieri quando la stessa viene negata ai venezuelani. O meglio, se un venezuelano ha bisogno di rinnovare la sua carta di identita' deve firmare un documento dove dichiara di voler annullare la sua firma dalla richiesta di referendum che chiede le dimissioni del presidente. Chi non e' disposto a firmare questa dichiarazione semplicemente non avra' il documento di identita' e di conseguenza non potra' votare in caso di elezioni, mentre invece tutti quegli stranieri ai quali si sta concedendo il documento, avranno diritto al voto.
Si e' calcolato che in poco tempo solo nello stato Tachira sono state consegnate carte di identita' a 40.000 stranieri i quali, in poco tempo, hanno ottenuto la naturalizzazione. Secondo i calcoli fatti, in poco tempo ci sara' il numero sufficiente di nuovi naturalizzati da permettere al governo di vincere qualsiasi appuntamento elettorale.
Morti e violazioni dei diritti umani
In questi giorni tutto il mondo e' scandalizzato dai gravi atti commessi da alcuni militari americani ed inglesi a danno dei prigionieri iracheni e, giustamente, tutti hanno condannato all'unisono queste gravi violazioni. A questo coro pero' si sono aggiunti anche il Governo venezuelano ed il Presidente stesso il quale non si lascia sfuggire occasione per accusare il governo americano.
Purtroppo pero' proprio in questi giorni in Venezuela c'e' uno scandalo molto simile a questo ma a danno di giovani militari venezuelani, e, si dice, per mano di cubani che ormai fanno parte della Guardia Nacional. Infatti otto ragazzi che erano stati chiusi in cella di punizione sono stati aggrediti, apparentemente con un lanciafiamme, mentre erano in cella. Due di loro sono morti, il primo, quello che era in condizioni peggiori, e' morto dopo alcuni giorni e casualmente il giorno seguente ad una dichiarazione pubblica del presidente Chavez in cui lui affermava che questo ragazzo aveva solamente 'lievi ustioni'. Il secondo, un ragazzo di 20 anni, e' morto due giorni fa. Si stava riprendendo ed aveva cominciato a rilasciare, ai suoi avvocati, dichiarazioni dell'accaduto. Purtroppo pero' durante la medicazione delle ferite, operazione che gli facevano giornalmente, e' morto per un infarto. Entrambi i ragazzi sono morti di infarto.
I genitori accusano il Governo di omicidio.
Gli altri militari, che apparentemente sono in condizioni meno gravi, sono ricoverati ma non si sa dove. Si sa che i famigliari hanno ricevuto minacce e c'e' da supporre che gli stessi militari siano minacciati e si prevede che a breve questi stessi ragazzi rendano dichiarazioni pubbliche dando versioni che contraddicono quelle date dai ragazzi ormai defunti e che non potranno piu' testimoniare.
Casi di uccisioni, torture e violazioni si susseguono ma non hanno riscontrato la minima attenzione da parte della comunita' internazionale.
Come il caso di un ragazzo che era stato arrestato durante le manifestazioni di protesta di fine febbraio. Arrestato insieme a suo fratello ed a sua moglie. Lui e' stato massacrato di botte, lo hanno torturato con elettricita' ai testicoli, gli hanno fatto mangiare capelli ed escrementi ed e' morto con il fegato e il pancreas spappolati. La sua ragazza e' stata ripetutamente violentata ed obbligata a praticare sesso orale agli agenti della Guardia Nazionale sotto gli occhi del marito e del cognato, anche lui picchiato ma fortunatamente vivo.
Ci sono vari casi di torture e morti ma non fanno notizia oltre frontiera, o meglio in Europa perche' invece alcune di queste testimonianze sono state ascoltate al Congresso negli Stati Uniti che a quanto pare, a differenza dell'Europa, ascolta con un po' piu' di preoccupazione le denunce che arrivano dal Venezuela.
Mi domando se ancora una volta ci troviamo di fronte ad una situazione che apparentemente e' un classico. L'Europa lascia che siano gli Stati Uniti a preoccuparsi delle "rogne" del mondo. Intanto li si accusa con grande facilita' di intromettersi negli affari degli altri e poi si manifesta contro di loro accusandoli di imperialisti e colonialisti, fomentando quel sentimento di antiamericanismo che tanto sembra piacere agli europei ed agli italiani in particolare, quasi come una moda del momento.
Ma io mi domando: perche' l'Europa, invece di perdere tanto tempo ad accusare gli americani, non spreca queste energie invece a preoccuparsi di aiutare chi sta chiedendo aiuto e non si limita invece a criticare e basta? Non si da conto che con questo atteggiamento dimostra ancora una volta di essere inferiore? Non voglio con questo difendere l'America ad oltranza ma l'antiamericanismo dilagante in Europa mi sembra eccessivo e soprattutto ingrato e proveniente da un'Europa che ha la memoria corta.
Forse pero' sfilare in strada con la bandiera della pace ci fa sembrare piu' buoni e non richiede un grande sforzo ed un compromesso?
La comunita' internazionale.
In Venezuela sono presenti rappresentanti del Centro Carter e dell'OSA che da tempo ormai seguono le peripezie del popolo venezuelano che cerca disperatamente di salvare la democrazia. Si e' istituito anche il Gruppo di Amici che dovrebbe aiutare il dialogo tra Governo ed opposizione.
A cosa sono serviti fin'ora?
Io direi che a poco o almeno non abbastanza. La caduta verso il fondo del baratro non si e' fermata, ogni giorno ci avviciniamo di piu' ad una dittatura che viene portata avanti molto abilmente dal Governo di Chavez il quale sa benissimo che non si puo' permettere di farlo attraverso un colpo di mano e lo sta quindi portando a termine poco a poco sotto gli occhi increduli della popolazione e sotto gli occhi impotenti della comunita' internazionale. Chavez non vuole uccidere il Venezuela con un colpo al cuore, lo sta uccidendo infliggendogli ogni giorno una ferita non mortale ma che lo dissangua ogni volta un po' di piu.
Questa e' la democrazia: tu non metti il naso nei miei affari ed io non lo metto nei tuoi, anche se a casa tua non si rispetta la democrazia. E' come sapere che il vicino di casa massacra la moglie di botte e non si interviene semplicemente perche' la massacra tra le pareti domestiche. Bella cosa la democrazia! Vuol dire che la democrazia vera e propria esiste solamente dalle frontiere verso l'esterno e non verso l'interno dei paesi.
Se questa e' democrazia credo sia arrivato il momento di reinventarci.
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