La vera storia di Rossana.
La mia storia...Caro Cosmo...non saprei da dove iniziare...dalla mia nascita forse...Ho sempre pensato che mi sarebbe piaciuto scriverci un libro sai,ma è rimasto un sogno irrealizzato come tanti nella mia vita.Ho sempre lottato ...avevo solo sei anni quando ho cominciato a lottare ...solo sei anni...l'età di mio figlio...tenero cucciolo...la mia famiglia di origine...non è stata un buon esempio:Mi manca un pezzo della mia infanzia ,non la ricordo, ne vedo solo qualche fotogramma qua e là,come se la mia mente avesse cancellato e rimosso la maggior parte di quel periodo...orrendo.Mi sono svegliata a 14 anni...quando compresi che le "attenzioni"che mio padre mi dedicava non erano " normali"...è strana la situazione in cui si ritrova una figlia...tra il senso di colpa e l'innocente desiderio che il papà la smetta,quell'uomo orribile ,quel mostro, che ha segnato la mia esistenza; mi ribellai a tutto questo; era il 2 settembre del 1991,lo denunciai.Il mio sollievo durò poco. i miei fratelli non mi credettero,e fu come subire altre e nuove violenze...Con la promessa di portarmi via da lì , uno dei miei fratelli mi obbligò a ritrattare; puoi solo immaginare quale effetto devastante ebbe questo su una ragazzina spaurita a cui era stata rubata l'infanzia?Mi portò via si...andai a vivere con lui,che abitava da solo in un altra città; ma non sapeva come aiutarmi,lui avrebbe voluto lo sò,ma non sapeva come,le mie giornate passavano vuote,le mie notti bianche a piangere e pregare un Dio che non mi ascoltava a cui chiedevo solo di mettere fine alla mia inutile vita.Avevo sedici anni.La convivenza con mio fratello durò poco,perchè cominciai ad essere ribelle e scontrosa,senza regole.E lui che non sapeva anche lì come trattenermi...mi rimandò a casa dell'orco.Anche se le cose non erano più come prima,l'orco era stato smascherato;e mai più lui osò avvicinarsi.I miei studi al ginnasio erano stati interrotti da quegli avvenimenti,e non me la sentivo di ricominciare,(cosa di cui mi sono pentita amaramente)ma trovai un lavoro,per non stare a casa,e per mantenermi nelle mie piccole spese : commessa in una boutique d'alta moda. Cominciai come aiutante alla responsabile della calzature,per poi diventare responsabile della cerimonia uomo e dello stesso reparto calzature, nell'arco di 4 mesi.Poi ,come se la vita non avesse fatto abbastanza,un giorno di primavera,conobbi un ragazzo dagli occhi verdi,molto carino,dolce e gentile,mi innamorai di lui,e fu una storia bellissima all'inizio,lo sposai dopo 2 anni.19 anni,ero già moglie.19 anni,e non avevo conosciuto nulla,non sapevo cosa fosse la spensieratezza,non sapevo cosa significasse ridere a crepapelle fino a lacrimare,non lo sapevo...lui aveva 22 anni.ma aveva vissuto e si era divertito più di me.In principio la nostra vita matrimoniale fu davvero bella,vivevamo quasi in simbiosi,eravamo una cosa sola.21 anni: restai incinta della nostra prima figlia,dolce splendida e innocente,meravigliosa.Il destino e la disattenzione mi giocò un brutto tiro,quando la bimba aveva solo tre mesi,restai incinta della seconda,e lì tutto cominciò a cambiare,Lui cambiò. Smise di fare il marito,e il padre.Lavorava in continuazione,lui diceva,ma in realtà aveva un altra vita,con un altra donna.Fu una gravidanza difficile,sola,la bimba più grandicella da curare e svezzare, che muoveva i primi passi,e io con questo pancione enorme; anche lei nacque con tutta la forza di un miracolo,bella e sorridente. 23 anni : moglie e madre di due splendide bambine,ma in fondo ero ancora una bambina anche io.Era sempre più difficile andare avanti,lui non era mai in casa,litigavamo spesso,ed era cambiato,era cambiato davvero tanto.Le bimbe avevano una tre anni e l'altra appena due,quando decidemmo di separarci,vivevamo in casa insieme, ma lui dormiva sul divano e io in camera.Le cose volsero al peggio,perchè lui cominciò a farci mancare il necessario in casa,generi di prima necessità,urlava che non voleva mantenermi ma non era semplice per me lavorare con due bimbe così piccole e gli asili nido costavano;Ci fu, ad un certo punto un riavvicinamento,volevamo farlo per le bambine,riprovarci,ma fu dura.Un giorno gli chiesi il denaro per comprare le scarpe alle bimbe,lui sbottò che non ne aveva,il frigo era vuoto,mia figlia mi aveva chiesto una mela e mi si velarono gli occhi di lacrime perchè non potevo dargliela.Avevo dentro una rabbia profonda.La sera successiva tornò a casa con una giacca di pelle nuova...e le mie figlie avevano le scarpe bucate..Gli urlai che si doveva vergognare,che le bambine venivano prima di tutto,e come risposta ebbi uno spintone,mi rialzai e vidi i suoi occhi...avevano dentro una cattiveria che non avevo mai visto,mi scraventai sul telefono per chiamare aiuto ma afferrò il telefono e lo scaraventò contro il muro,mi picchiò,davanti alle bambine,spaventate,mi spinse ancora e persi l'equilibrio cadendo indietro,mi ranicchiai,e pensai "non mi rialzo ,altrimenti mi ammazza,magari così smette,ci sono le bambine lì",E fu così,uscì di casa urlando e sbattendo la porta.Corsi dalle bambine,cercando di rassicurarle,per quanto si potesse,non stavo bene,mi mancarono le forze e svenni,mi risvegliai, dopo poco, con le bimbe accanto a me,che piangevano. Le portai con me sul lettone e dormimmo insieme.Provai a denunciarlo qualche giorno dopo,dietro consiglio di una vicina che aveva sentito le urla,ma neanche a dirlo i segni ormai non erano molto visibili,e il maresciallo dei carabinieri mi consigliò di ritornare a casa ,che magari stavo esagerando per una banale lite,queste furono le sue parole;tornai a casa con la morte nel cuore: non mi credevano,un altra volta...Ma nonostante tutto non avrei mai e dico mai immaginato cosa sarebbe successo da lì a poco;Feci delle visite per i malori che avevo avuto...e quell'unico riavvicinamento che c'era stato mi costò un altra gravidanza...non potevo crederci.Avrei potuto abortire è vero,ma non lo feci. E in quella situazione terribilmente angosciante,fu la gravidanza più bella delle tre,ero serena , non felice,ma avevo dentro una serenità e una pace che mi portavano a non pensare a lui e a come si comportava,dentro di me c'era ancora la speranza che tornasse l'uomo che avevo conosciuto.Un mese dopo la nascita del bambino...esattamente un mese dopo,l'orrore e l'angoscia cadde ancora su di me. Scomparve un vicino di casa. Nessuno sapeva più nulla,per tre mesi,lo cercarono ovunque,c'era una sola persona che lo aveva visto ed era stato l'ultimo contatto: mio marito. Ancora oggi mi chiedo il motivo di un tale gesto,e l'orrore non fu la disgrazia ma quel che accade dopo...lui fece sparire il corpo,lui fece di tutto per despitare le indagini,lui mi mentì in continuazione,quando gli chiedevo se sapeva cosa era successo mi diceva di non saperne nulla; il corpo non è mai stato ritrovato,e il racconto che ha fatto lui di come si è disfatto del corpo fu abominevole. non Credo si possa superare una cosa così...ho passato i tre anni successivi a chiedermi perchè? a sentirmi una stupida per non aver capito; ebbi un crollo nervoso,rischiai di perdere tutti i capelli,che sono ricresciuti più belli e forti di prima.Oggi vivo nella stessa città dove tutto è accaduto, perchè fino allo scorso anno avevamo dei seri problemi economici,qui siamo e restiamo la moglie di... e i figli di... anche se ho divorziato e preso le distanze da lui.Ho passato cinque anni a correre come un treno per i bambini,mi sono rimboccata le maniche facendo ogni sorta di lavoro onesto per mantenerli,ho fatto la cameriera, la colf,l'operaia,ho lavorato nei mercati rionali,e poi finalmente ho trovato lavoro come impiegata in un impresa edile, dove sono responsabile delle gare d'appalto.Le istituzioni ci hanno aiutato poco,o niente,siamo sempre stati soli,io e i miei bambini,divorziare ha comportato la perdita dell'appoggio dei miei ,per quanto debole comunque fosse visto la situazione con mio padre;Oggi sto pagando debiti accumulatisi e anche debiti lasciati dal mio ex marito.Ora lui è in carcere,schizzofrenico paranoide,la sentenza del tribunale gli intima di non avvicinarsi a noi e non può avere alcun tipo di contatto con i bambini,ma attraverso il suo avvocato non ci lascia in pace,mai.Dopo tanto mi sono innamorata ancora...non è stato facile lasciare entrare un uomo nella mia vita...non mi fido degli altri,e alla lunga questi si stancano.Ma lui è paziente,fin troppo.Ma anche qui una profonda amarezza vela questo rapporto,i suoi genitori mi odiano,mi vedono come il diavolo,divorziata con tre bambini e con una storia così difficile alle spalle.E lui non prende alcuna decisione ,poichè il padre lo ha ricattato dal punto di vista economico,minacciandolo di lasciarlo in mutande,e può farlo.Io valgo davvero poco per lui,mi sono sentita ancora inutile.Oggi ho 33 anni- li compirò il prossimo luned',il 14-tre bambini meravigliosi di 11 ,10 e 7 anni, e tanta voglia di farla finita...o di sparire dalla circolazione per sempre.Ogni giorno è una lotta contro la rabbia per una vita tanto difficile,e ti chiedi cosa hai fatto di male per meritarti tanto dolore,perchè per alcuni deve essere un calvario la vita?Ho sempre lottato,guardato avanti,alla forza del sorriso dei miei bambini,per dare loro un infanzia serena,quella che io non ho avuto e invece loro DEVONO avere! Adesso Cosmo...in questo momento mi sento stanca...anche le rocce si deteriora.no..vorrei abbandonarmi e sentirmi importante e amata anche io...vorrei arrivare la sera e addormentarmi serenamente ...vorrei...non piangere più...Cosa raccontano queste righe? La vita di una donnetta qualunque? Una vita sfortunata?Già...Grazie per aver letto. Rossana
Cosa ne pensate voi?
cosmo@cosmodelafuente.com
Cosa ne pensate voi?
cosmo@cosmodelafuente.com
Scrive Marco B.
"vermente toccante la storia di rossana, che dimostra grande capacita' di reazione, tu l'hai conosciuta? difficile per lei fidarsi, intrappolata com'e' nella giusta diffidenza per quel brutto passato, rischia di respingere l'amore lei stessa. deve prima pensare che ha gia' dentro di se tutto l'amore che le serve.semmai, qualcuno potra' accorgersene un giorno."
Scrive Daniela R.
Ecco vedi cosa sanno fare gli uomini? Io ho una situazione quasi come la tua cara Rossana e non ne vengo fuori.
Scrive Roberto G.
Gli uomini per fortuna non sono tutti così, mi vergogno per la specie. Io amo mia moglie e i miei figli. Mi dispiace molto per Rossana. In bocca al lupo.
No hay comentarios.:
Publicar un comentario