Vedremo, nel caso venissero giudicate colpevoli, quali saranno le penne per queste due presunte diavolesse che hanno avrebbero avuto il coraggio di maltrattare, in tale misura, dei bambini in tenera età. Speriamo che vengano giudicate esattamente come verrebbe giudicato un uomo. Meno male che erano mitigate dal loro istinto materno. Che sia imprtante anche l'istindo paterno? Direi proprio di si. Se sono colpevoli spero che trascorrano in galera molti anni e che subiscano momenti di orrore, proprio come quelli che loro hanno inferto a quei bambini.
CdF
Ecco la notizia
PistoiaDue maestre di un asilo nido privato di Pistoia sono state arrestate ieri mattina dagli agenti della Squadra mobile per presunti maltrattamenti sui bambini. In manette sono finite la responsabile della struttura, Anna Scuderi, 41 anni, di Pistoia, residente a Quarrata (dove gestisce un altro asilo) e l’insegnante Elena Pesce, 28 anni, residente a Pistoia. I fatti sono avvenuti nell’asilo nido «Cip-Ciop» gestito dalla società «Il Giardino dell’Infanzia», e secondo quanto rivelato dal procuratore di Pistoia, Renzo Dell’Anno, alcuni bimbi sono stati costretti anche a «mangiare il loro vomito».
Il blitz della polizia è stato possibile anche grazie all’utilizzo di telecamere installate dagli investigatori nei locali dell’asilo. In particolare, c’è un episodio, avvenuto proprio ieri mattina, che ha spinto la questura a entrare in azione prima del previsto e compiere l’arresto in flagranza delle due donne: un bambino di otto-dieci mesi che vomita, gli schiaffi sulla sua nuca da parte di una educatrice, il piccolo che cade sul vomito e la donna che lo solleva da terra prendendolo per un braccio con violenza.
«Davanti a questa immagine ripresa dalle telecamere - ha detto il procuratore Renzo Dell’Anno - non potevamo attendere oltre. Dovevamo tutelare i bambini e non potevamo permettere altri episodi del genere».
Non solo. Tra i maltrattamenti che i filmati della polizia hanno registrato, ci sono anche scappellotti ai bambini e pressione sulla bocca al momento dei pasti per costringere i piccoli a mangiare. Tra le varie forme di castigo, alcuni bimbi sarebbero stati tenuti chiusi al buio nei bagni, non veniva dato loro da bere, venivano fuori dalle aule al freddo, venivano strattonati con forza tanto che spesso alcuni sarebbero tornati a casa con arrossamenti. Tempo fa un piccolo tornò a casa con una spalla lussata ma all’episodio non venne dato particolare peso, perché i genitori pensarono potesse essere stato un episodio banale durante il gioco tra bimbi.
«Ora, alla luce di quanto registrato dai filmati, rivaluteremo tutte le segnalazioni avute anche in passato», ha detto il procuratore Renzo dell’Anno.
I primi segnali che all’asilo nido «Cip-Ciop» di Pistoia qualcosa non funzionava sono arrivati alla questura nell’agosto scorso. Da quel momento i poliziotti hanno cominciato a raccogliere lamentele e qualche denuncia.
Come detto, alcuni episodi per un periodo sono stati ritenuti dai genitori stessi come possibili eventi causati dal gioco degli stessi bambini. Successivamente il parlare tra genitori, l’aumento delle denunce e la scelta di alcune famiglie di togliere i piccoli dalla scuola hanno fatto fare il salto di qualità alle indagini e una decina di giorni fa la decisione di installare le telecamere, che poi hanno portato a scoprire la verità su quanto accadeva all’interno della struttura.
Davanti all’asilo nido «Cip-Ciop» di Pistoia tra i genitori regna l’incredulità e c’è anche chi, come la signora Greta Mazzei, madre di un bimbo di due anni, manifesta solidarietà alle maestre. «Prima di iscrivere mio figlio all’asilo avevo raccolto tutte le informazioni sulla scuola. La maestra Laura era descritta come una persona rigida, ma tutti mi avevano detto che i suoi metodi educativi erano validi. In questi mesi mai mi sono accorta che qualcosa non andava. Qualche volta mio figlio mi raccontava che la maestra Laura lo aveva brontolato, ma niente di più».
Ecco la notizia
PistoiaDue maestre di un asilo nido privato di Pistoia sono state arrestate ieri mattina dagli agenti della Squadra mobile per presunti maltrattamenti sui bambini. In manette sono finite la responsabile della struttura, Anna Scuderi, 41 anni, di Pistoia, residente a Quarrata (dove gestisce un altro asilo) e l’insegnante Elena Pesce, 28 anni, residente a Pistoia. I fatti sono avvenuti nell’asilo nido «Cip-Ciop» gestito dalla società «Il Giardino dell’Infanzia», e secondo quanto rivelato dal procuratore di Pistoia, Renzo Dell’Anno, alcuni bimbi sono stati costretti anche a «mangiare il loro vomito».
Il blitz della polizia è stato possibile anche grazie all’utilizzo di telecamere installate dagli investigatori nei locali dell’asilo. In particolare, c’è un episodio, avvenuto proprio ieri mattina, che ha spinto la questura a entrare in azione prima del previsto e compiere l’arresto in flagranza delle due donne: un bambino di otto-dieci mesi che vomita, gli schiaffi sulla sua nuca da parte di una educatrice, il piccolo che cade sul vomito e la donna che lo solleva da terra prendendolo per un braccio con violenza.
«Davanti a questa immagine ripresa dalle telecamere - ha detto il procuratore Renzo Dell’Anno - non potevamo attendere oltre. Dovevamo tutelare i bambini e non potevamo permettere altri episodi del genere».
Non solo. Tra i maltrattamenti che i filmati della polizia hanno registrato, ci sono anche scappellotti ai bambini e pressione sulla bocca al momento dei pasti per costringere i piccoli a mangiare. Tra le varie forme di castigo, alcuni bimbi sarebbero stati tenuti chiusi al buio nei bagni, non veniva dato loro da bere, venivano fuori dalle aule al freddo, venivano strattonati con forza tanto che spesso alcuni sarebbero tornati a casa con arrossamenti. Tempo fa un piccolo tornò a casa con una spalla lussata ma all’episodio non venne dato particolare peso, perché i genitori pensarono potesse essere stato un episodio banale durante il gioco tra bimbi.
«Ora, alla luce di quanto registrato dai filmati, rivaluteremo tutte le segnalazioni avute anche in passato», ha detto il procuratore Renzo dell’Anno.
I primi segnali che all’asilo nido «Cip-Ciop» di Pistoia qualcosa non funzionava sono arrivati alla questura nell’agosto scorso. Da quel momento i poliziotti hanno cominciato a raccogliere lamentele e qualche denuncia.
Come detto, alcuni episodi per un periodo sono stati ritenuti dai genitori stessi come possibili eventi causati dal gioco degli stessi bambini. Successivamente il parlare tra genitori, l’aumento delle denunce e la scelta di alcune famiglie di togliere i piccoli dalla scuola hanno fatto fare il salto di qualità alle indagini e una decina di giorni fa la decisione di installare le telecamere, che poi hanno portato a scoprire la verità su quanto accadeva all’interno della struttura.
Davanti all’asilo nido «Cip-Ciop» di Pistoia tra i genitori regna l’incredulità e c’è anche chi, come la signora Greta Mazzei, madre di un bimbo di due anni, manifesta solidarietà alle maestre. «Prima di iscrivere mio figlio all’asilo avevo raccolto tutte le informazioni sulla scuola. La maestra Laura era descritta come una persona rigida, ma tutti mi avevano detto che i suoi metodi educativi erano validi. In questi mesi mai mi sono accorta che qualcosa non andava. Qualche volta mio figlio mi raccontava che la maestra Laura lo aveva brontolato, ma niente di più».
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