23/03/2012 La policìa venezolana è sotto accusa per aver ucciso la figlia del console cileno. La diciannovenne era in compagnia del fratello e un amico quando, all’improvviso, come hanno raccontato i giotnali del Paese, il gruppo si è trovato davanti ad un posto di controllo. L'auto sulla quale viaggiavano i giovani non si è fermata e gli agenti hanno aperto il fuoco.
È accaduto venerdì sera nella città di Maracaibo, a ovest del paese sudamericano: Karen Berendique si trovava in macchina con suo fratello Fernando di 28 anni, e un altro giovane. Improvvisamente, ad un posto di blocco al lato della strada, alcuni uomini scendono da una vettura e intimano lo stop. Il pickup coi ragazzi, però, non si ferma. I giovani sospettavano infatti che quelli fossero in realtà dei criminali, una gang che volesse derubarli. Il fratello alla guida spinge dunque sull’acceleratore e prosegue ad alta velocità. La polizia a questo punto spara: tre colpi centrano in pieno la figlia del diplomatico. Quando il guidatore si accorge che la sorella 19enne sanguina e ha perso conoscenza decide di fermare l’auto. «Aveva paura perché gli uomini armati non erano identificabili come poliziotti», ha spiegato in seguito Fernando Berendique, il padre di Karen.
La polizia venezuelana è sempre più nervosa, sotto pressione dal governo Chavista. Sbaglia spesso perchè impegnata nell'eliminare il 'nemico'. L'opposizione!
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Fonti: Emabajada Chile Caracas; Corriere della Sera
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