mayo 07, 2012

'Ndrangheta a Torino




Allarme ‘Ndrangheta in Piemonte
Colpiti capitali dei fratelli Verterano e Stilo, domiciliati in Piemonte, possedevano numerose unità immobiliari.
Secondo un’agenzia di Adnkronos In particolare sono stati sottoposti a sequestro: un opificio ed un terreno di proprieta' di un'azienda operante nel settore autodemolizione con sede in Torino, 14 unita' immobiliari ricomprendenti appartamenti, autorimesse e fabbricati a destinazione commerciale ed abitativo ubicati a Torino, Borgaro Torinese (To), Villadeati (Al) e Marina di Gioiosa Ionica (Rc) nonche' rapporti bancari ed assicurativi. Il tutto per un valore complessivamente quantificabile in in circa 10 milioni di euro.
Con il secondo provvedimento, il tribunale di Reggio Calabria ha disposto la confisca di beni nei confronti di Francesco Stilo, 56 anni, nativo di Bova Marina, genero del noto capocosca Giuseppe Morabito, alias 'u Tiradrittu'. A Stilo sono state confiscate due aziende, numerosi appezzamenti di terreno agricolo siti a Bianco ed un appartamento sito a Bovalino. Il tutto per un valore complessivamente quantificabile in circa 2 milioni di euro.
Vincenzo Verterano e' stato coinvolto nelle operazioni 'Murcia II', eseguita dai carabinieri del Ros di Brescia nel 2003 nei confronti di una ramificata e potente organizzazione dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, e 'Nostromo', risalente al 2005 sempre dal Ros. In quella operazione e' risultato essere il referente per la regione Piemonte del traffico di stupefacenti facenti capo alla potente cosca Aquino, attiva nella fascia jonica calabrese. E' stato condannato a dieci anni di reclusione, con pena confermata in appello.
Il fratello Massimo Verterano, rimasto coinvolto nell'operazione 'Nostromo', e' stato condannato a 4 anni di reclusione in primo grado e a due in secondo grado per favoreggiamento personale. Venne trovato insieme all'allora latitante Salvatore Coluccio.
Francesco Stilo e' stato coinvolto nel 2008 nell'operazione 'Bellu lavuru' condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria. Le indagini avevano scoperto che l'impresa di fornitura di calcestruzzo imc di Costantino Stilo snc era gestita da Francesco Stilo e che era "il braccio imprenditoriale" della cosca Morabito-Bruzzaniti-Palamara.
La cosca puntava all'appalto pubblico relativo ai lavori sulla strada statale 106 jonica della variante di Palizzi. Francesco Stilo e' stato condannato a 9 anni di reclusione in primo grado e a 7 anni in appello. Gli uomini della dia hanno confiscato due aziende, numerosi appezzamenti di terreno agricolo a Bianco e un appartamento a Bovalino per un valore complessivo di due milioni di euro.
In che modo l’Italia e la nostra Regione verranno monitorate e protette?



CdF

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