Ininterrotte le manifestazioni per le strade del Venezuela contro la
dittatura di Maduro. La Guardia Nacional affronta i manifestanti con
bombe lacrimogene e picchiando selvaggiamente giovani studenti
inermi. La giornalista e reporter italiana Francesca Commissari, che
da qualche anno vive in Venezuela, è stata arrestata e accusata di
Terrorismo Internazionale per aver “osato” fotografare in Plaza
Altamira, a Caracas, i manifestanti. Non c’è ombra di dubbio, questo
governo stile Ceaucescu, tenta di chiudere la bocca e gli occhi a tutti,
utilizzando qualsiasi mezzo. Giovani ragazzi detenuti per aver
manifestato per le strade, vengono torturati impietosamente, le loro
urla si possono udire a decine di metri di distanza.
Perché l’Italia tace? Ho cercato validi motivi e giustificazioni del
perché i media italiani continuano ad essere tiepidi nei confronti del
Venezuela e qualcosa sono riuscito a trovare.
L’Alitalia ha stretto accordi con il governo venezuelano e con il
dittatore Maduro. Potrebbe essere questo un buon motivo per cui le
notizie provenienti dal Venezuela vengono censurate? Ci sono in ballo 37
miliardi di dollari. Nel 2010, inoltre, rappresentanti del Governo
Berlusconi si trovarono con Maduro e con Chávez stringendo accordi
economici. Ciò giustificherebbe la censura usata dalla Rai e dalle reti
Mediaset. Frattini andò a Caracas e stipulò accordi con il governo
repressionista di Caracas. Il Venezuela da allora è diventato
intoccabile. Ciò significa che se un giorno l’Italia dovesse trovarsi in
una situazione simile, il che non è impossibile, gli altri Paesi
farebbero finta di niente perché, ad esempio, il primo ministro di
turno, garantisce loro un accordo economico. Tutto ciò, però, al popolo
non interessa affatto. (.......) continua
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