Ho trascorso due intense giornate
insieme a Mario Vargas Llosa e sua moglie Patricia. Inutile dire di aver
appreso molto ed essermi sentito privilegiato di poter stare a contatto con un
uomo del genere. Virtualmente già ci conoscevamo perché da tempo ci scambiavamo
dei messaggi. Quando ho cominciato ad organizzare l’evento universitario ho
subito chiesto a lui e all’Università di poter ospitare un gruppo di fratelli
venezuelani. Così è stato ed è stato bellissimo.
Ho parlato molto con lui e mi ha
fatto capire che il cammino che abbiamo intrapreso è quello giusto. Il mio
ruolo di informare l’Italia funziona, una spiegazione vera non la trovo, ma ho
la fortuna di avere tanta gente che segue i miei scritti, i miei articoli, i
miei post, i miei comunicati stampa, i miei incontri e questo mi permette di
unificare un po’ lo sforzo di tutti i venezuelani e gli italo-venezuelani che
si danno molto da fare in Italia.
Mario Vargas Llosa ha lasciato un
messaggio per i venezuelani, e me l’ha concesso di getto, in una breve
intervista un attimo prima di lasciarci in aeroporto. Quel viaggio in auto,
dall’hotel all’aeroporto, è stato importantissimo. Un giorno saprete il perché.
Non perdete l’episodio numero 4,
che arriverà tra una decina di giorni da oggi, ci sarà anche il messaggio del
grande Mario della Letteratura mondiale.
Cosmo de La Fuente