Laura Boldrini: Venezuela sulla sua strada
Santa subito! Una Carmelitana scalza radical snob.
Non so il perché ma in certe occasioni mi viene in mente
Laura Boldrini, che si considerava una tenera creatura, quasi una
“Carmelitana scalza” che, forse nel tentativo di imitare la Revolución
Bolivariana in Venezuela, parla da socialista ma si comporta da ricca
possidente con tanto di adorazione verso la PROPRIA proprietà privata.
Forse voleva essere beata anche a lei, come un disse
qualcuno ‘le manca solo l’aureola’. Se guardiamo un po’ il suo
passato notiamo che ha fatto passi da gigante, ma non c’è da stupirsi, in
Italia sappiamo cos’è il nepotismo e la negazione della meritocrazia.
Protagonista anche lei, nelle fila del Sel di Nichi Vendola dove di enfatizza
la politica e la facile e luccicante beneficenza.
Voci che conoscono bene la Boldrini, parlano di una
folgorante carriera su un palcoscenico internazionale perché figlia di una
casta di radical snob ben collegata al potere. Corsie preferenziali a go-go
quindi, con un’immagine che le è stata costruita addosso come un vestito.
La maceratese Laura fa parte di una società marchigiana composta da
famiglie colte e all’antica, di altezzosa nobiltà e di grossi patrimoni, che
sanno come avviare la prole verso un futuro diplomatico e
internazionale. Fanno studiare i loro figli nei migliori collegi,
imparano le lingue e organizzano viaggi intorno al mondo per poi iscriverli
presso Università di fama. Mica hanno problemi di pagamento di tasse loro. No!
Anzi li iscrivono possibilmente in Università private all’estero per non farlo
in Italia.
Laura, la social borghese, è nipote di un petroliere…ucci
ucci sento puzza di solducci e di chavismo! Appena diplomata dove va? In
Venezuela naturalmente. Nel paese di Bolivar svolge stage strani in
fantomatiche industrie di riso e poi si regala un bel viaggio in tutto il
Centro America. Guarda qui, guardà là, le idee vengono a galla.
Mantiene il suo stile un po’ imbronciata, si veste da
comunista ma con il portafogli gonfio e al sicuro. È stata molto fortunata,
entrata anche in Rai come giornalista facendo tappa, presso l’Agi, l’agenzia
giornalistica di proprietà di chi? Tattarattarattarattatà…. Niente po’ po’ di
meno che dell’ENI!!! (ENI-VENEZUELA-CHAVEZ-MADURO-MINISTEROESTERI). Entra poi
alla FAO, e poi all’ONU nel 1989. Infine approda all’Alto commissariato per
rifugiati dove può farsi un nome..ma grande interprete di un copione sa basarsi
su parole e immagini. Quindi medaglie, riconoscimenti, eletta nel 2009 italiano
dell’anno di Famigila Cristiana.
Un giornalista ha detto: “Laura, la francescana, ha lo
stesso pedrigree sociale e castaiolo di una Melandri o di una Concita De
Gregorio, solo che il suo orizzonte è più internazionale. Sa come incantare le
masse e il potere. Su twitter ha raccontato il suo incontro con Napolitano. Il
presidente l'ha salutata con queste parole: «Sangue freddo, fatica e successo».
Nessuna paura: Laura Boldrini è una predestinata”.
Ci doveva essere, in qualche modo, un legame con la
Revolución Socialista Bolivariana… dove si parla e si costringe la gente ai
sacrifici più neri, alla povertà che anche in Italia avanza, ma sulla propria
pelle non vivono nulla, anzi! Lussi, sfarzi e vacanze da sogno. Che bello
questo Socialismo organizzato in caste ricche e potenti.
Come vedete cari amici nessuna differenza da una star di
hollywood, tutto per l’immagine. Adesso parlano e usano i disgraziati
extracomunitari che arrivano in Italia, in nome dell’ umanità e si gli
hotel a 5 stelle per gli sbarcati, fregandocene degli italiani che sono alla
canna del gas, dei poveri pensionati che raccolgono frutta marcia avanzata
nelle piazze di mercato, de tanti, troppi nuovi poveri. Tanto su di loro
graveranno le spese e le tasse. La Boldrini e Renzi in vacanza a 1.600
euro al giorno mica possono capire cosa sia realmente la povertà! Ma non vi
ricorda i comandanti del governo venezuelano?
Qualcuno dirà che sono tutti uguali, è vero, ma qualcuno si
conosce come ricco e non basa la sua campagna mediatica personale sulla povertà
come invece fanno, falsamente, loro.
Pensano a tutto ma ai propri poveri no! Povera Italia che
futuro che ti aspetta!
Voglio riproporre un paio di concetti che ho letto su
“ictumzone” che mi hanno fatto riflettere molto, e se le cose stanno così, c’è
da farsi venire la pelle d’oca…siamo in piena evoluzione chavista.
“Boldrini, che è
espressione del Sistema, sebbene espressione naif, non vuole una società dove
vi siano dei legami. Vuole una società di individui anonimi e privi di
riferimenti affettivi: perché sono più controllabili, è più semplice
‘controllare’ chi non ama nessuno. Se ci pensate con attenzione è l’ideologia
della società utopica del comunismo, dove ai figli veniva insegnato che lo
Stato veniva prima dei genitori: e quale migliore modo, se non quello di
abolire del tutto la famiglia? Perché è la famiglia, il vero e unico ‘bunker’
della resistenza al Sistema. E’ la famiglia, dove la tradizione si perpetua. E’
la famiglia l’unico vero nemico dell’assolutismo. Perché è nel suo interno che
si creano legami di amore che entrano in contrasto con il Progetto. Nella
famiglia, e nei legami di sangue è l’intimo e ultimo rifugio di ciò che siamo:
finché ci sarà la famiglia, ‘loro’ non potranno vincere”.
Cosmo de La Fuente