enero 01, 2019

Venezuela, Brookings Institution avverte: l'esodo dei venezuelani, nei prossimi due anni, potrebbe raggiungere la cifra di 8 milioni




Ha raggiunto proporzioni “enormi” l’esodo di massa di cittadini venezuelani verso i paesi confinanti, in cerca di cibo e cure mediche. A riferirlo all’agenzia di stampa Dire è Jozef Merkx, responsabile della sede di Bogotà dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati.

La diaspora venezuelana, secondo il Washington Times, è in crescita; la maggior parte dei migranti venezuelani restano in America Latina, dove i paesi stanno affrontando la situazione in modi diversi. L’esodo dal Venezuela, durante l’attuale crisi economica, è sempre più simile al flusso di siriani in Europa nel 2015.
I venezuelani sono disperati, nei casi più disperati sono arrivati a lasciare i loro figli negli orfanotrofi, perché non possono sostenerli. La fame è sempre più diffusa, così come la repressione politica del regime di Maduro; questa situazione alimenta la migrazione di massa.
Il secondo e illegittimo mandato di Maduro, inizierà il 10 di gennaio 2019 e il Venezuela non si aspetta nulla di buono e la fuga dei Venezuelani sarà sempre più massiccia. Circa 3 milioni di venezuelani hanno lasciato il paese, l’ONU prevede che per la fine del 2019 il numero arrivi a 5 milioni.
Nonostante la situazione del paese versi in condizioni drammatiche, Maduro banalizza la fame e la povertà e, più volte in diretta televisiva, ha detto “a chi non piace che se ne vada”.
Secondo l’Unhcr (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) e l’Oim (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni), ogni in giorno in media 5.500 persone lasciano il Paese. Un esodo che viene considerato il più massiccio spostamento di persone nella storia recente dell’America Latina.
Secondo uno studio di Brookings Institution, pubblicato dal giornale “La Nación” il numero dei profughi venezuelani potrebbe arrivare a una cifra astronomica, addirittura di 8 milioni di disperati in fuga. Sebbene non specifichi in quanto tempo si raggiungerebbe tale cifra, si tratterebbe di un periodo non superiore ai 2/3 anni e dovrebbe ugualmente allarmare gli Stati Uniti e tutta l’America Latina.  Sarebbe il maggior esodo del mondo degli ultimi anni, maggiore di quello siriano.  Lo studio dell’economista venezuelano-israeliano Dany Bahar, comprende i tre milioni di venezuelani che hanno già lasciato il paese. 
Lo studio si basa sul tasso di povertà che è giunto all’87%, il collasso economico del paese, i pronostici del prezzo del petrolio e l’invio di denaro dall’estero ai parenti che vivono in Venezuela.
Per quanti credano, ancora, che Nicolás Maduro sia un Presidente eletto, va sottolineato che oltre ad aver instaurato, il 1° maggio 2017, di sua iniziativa una Assemblea Costituente anticostituzionale, ha anticipato elezioni presidenziali fraudolente realizzate nel mese di maggio 2018 . Analisti di tutto il mondo hanno visto questo atto come la volontà di persistere al potere dove, contrariamente a quanto predichi, il paese è privo di democrazia e di pace. Lo dimostrano  le detenzioni arbitrarie. Sono almeno 278 i prigionieri politici ancora detenuti, vittime di torture e in alcuni casi di omicidi per mano della polizia del dittatore.
Le false elezioni di maggio non sono state riconosciute dagli Stati Uniti, dall’Unione Europea e dalla maggior parte dei paesi sudamericani.

Carlos Csomo Gullì
@cosmodelafuente

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