febrero 16, 2019

Venezuela: intervento di Mara Carfagna del 12 febbraio


Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 124 di martedì 12 febbraio 2019
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ROBERTO FICO.
Intervento On Mara Carfagna

MARIA ROSARIA CARFAGNA (FI). Grazie, Presidente. Dico subito che trovo questo dibattito surreale: lo abbiamo chiesto noi, l'abbiamo voluto noi, ma io credo che noi non dovremmo essere qui, in quest'Aula, per sollecitare il Governo a prendere una posizione chiara sulla questione venezuelana. Ci siamo già vergognati abbastanza per come il Governo ha agito nei giorni scorsi; non vorremmo doverci vergognare ancora di più, per l'incapacità che questo Governo, come è evidente, manifesterà, di assumere una posizione chiara e nel fare una scelta di libertà.
Vede, Presidente, un Paese come il nostro, che aderisce ai valori di libertà, di democrazia, di tutela e salvaguardia dei diritti umani, che vuole svolgere un ruolo attivo e non rinunciatario, che è consapevole delle responsabilità che una grande nazione come la nostra deve svolgere, una nazione che offre da decenni, con orgoglio, il suo contributo in termini di energie diplomatiche e militari nelle operazioni di pace nel mondo, non avrebbe dubbi, quando si tratta di scegliere tra oppressione e libertà (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente). Un Paese così dovrebbe ben sapere che sulla politica estera si determinano le scelte di fondo di una nazione.
Ma qual è la politica estera di questo Governo (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente)? Quella di chi va a fare scampagnate in macchina fino a Strasburgo? O quella di chi va in un Paese amico e alleato per sostenere chi invoca, in quel Paese, la guerra civile e l'instaurazione di un regime militare? O ancora: è la politica estera di chi annuncia il ritiro delle truppe dall'Afghanistan, mettendo a repentaglio la sicurezza e l'incolumità dei nostri militari che difendono la democrazia e i diritti in quel Paese (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente)? Oppure la politica di chi sul Venezuela dice che Maduro è un delinquente, però poi impedisce all'Europa di parlare con una voce sola e schiera l'Italia dalla parte sbagliata della storia, con quei Paesi che proprio democratici non sono (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente)?
Vede, Presidente, ho ricevuto in questi giorni alcune delle associazioni di italo-venezuelani, e sono rimasta turbata, colpita dai loro racconti, i racconti che mi hanno fatto con le lacrime agli occhi. Mi hanno spiegato il disastro che si sta verificando in Venezuela, che minaccia i loro beni, il frutto del loro lavoro, le loro famiglie, la loro salute, la loro stessa vita. Come si fa ad essere ipocriti o neutrali rispetto a tanta sofferenza (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia-Berlusconi Presidente e Fratelli d'Italia)? Come si fa?
Non si può essere neutrali quando in un Paese è stato provocato un disastro umanitario che ha spinto letteralmente alla fuga oltre 3 milioni di persone, quando mancano le medicine, quando manca il cibo, quando la mortalità infantile è aumentata del 30 per cento. Non si può essere neutrali rispetto ad un Paese che ospita oltre 300 mila italiani e oltre 1 milione di discendenti di italiani. Non ci può essere neutralità tra oppressione e libertà, tra dittatura e democrazia (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente). E non ci può essere neutralità italiana rispetto al Venezuela, perché in Venezuela c'è un pezzo di noi, c'è un pezzo di Italia, che soffre, che muore. Io mi auguro che qualcuno, in quest'Aula, abbia letto la storia – una tra tante – di Italo Carli, 58 anni, veneziano, figlio di veneziani, che è morto per una crisi diabetica perché nell'ospedale dov'era ricoverato mancava l'insulina. Abbiamo, come Paese, la responsabilità di occuparci del Venezuela, perché abbiamo la responsabilità di occuparci della libertà, dei diritti e della sicurezza dei nostri concittadini, ovunque essi si trovino nel mondo.

Nell'ultimo anno, tre quarti della popolazione venezuelana è dimagrita, in media, di 9 chili. Un terzo degli abitanti non arriva al secondo pasto al giorno. È ricomparsa la malaria. Come ho detto, la mortalità infantile è aumentata. Non c'è stata una guerra: c'è stata una dittatura, spietata, feroce, che si è autoriprodotta attraverso elezioni illegittime (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente)! Possiamo essere neutrali rispetto a tutto questo? La neutralità del Governo italiano finisce per tradursi in un sostegno al regime di Maduro.
Sento che i nostri rappresentanti del Governo, per primo il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale che mi dispiace non vedere seduto tra i banchi del Governo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico), auspicano il ritorno alle urne dei venezuelani. Bene, siamo d'accordo, ma vogliamo smetterla di essere ipocriti e dirci che il vulnus democratico che in questi anni c'è stato in Venezuela non è stata l'assenza del voto ma il controllo autoritario del voto, delle modalità di voto e degli esiti del voto (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia-Berlusconi Presidente e Partito Democratico). Siamo tutti a favore di un voto libero e democratico, ma la storia del suffragio universale ci insegna che la neutralità necessaria è quella di chi organizza e controlla le operazioni di voto. Se a organizzare e a controllare le operazioni di voto sarà Maduro, non ci sarà alcuna neutralità. Ecco perché la neutralità del Governo italiano, e a nulla vale la pantomima sul gruppo di contatto che ha preso un impegno generico in assenza delle parti coinvolte - che già Maduro ha rifiutato -, quindi è una pantomima quella del gruppo di contatto, e la neutralità del Governo italiano è a tutti gli effetti un sostegno a chi da anni sta affamando il Venezuela, a chi ha costretto milioni di cittadini alla fuga, a chi ha imprigionato oltre ottocento dissidenti politici, a chi ha lasciato morire decine e decine di persone nella repressione delle manifestazioni di piazza.
Davvero voi volete lasciare organizzare il voto libero e democratico a queste persone? Conosciamo purtroppo le ragioni che spingono alcuni Paesi a sostenere Maduro: c'è chi lo fa perché da anni acquista petrolio a prezzi agevolati dal Venezuela, c'è chi lo fa per ragioni ideologiche. Ma la posizione italiana oggettivamente non la si capisce, e nessuno, in quest'Aula e fuori da quest'Aula, ha saputo spiegarla con argomenti convincenti (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente). Non il Ministro, che, mi dispiace dirlo, ha elencato una serie di ovvietà nel corso della sua relazione e nel corso della sua replica. Capiamo l'imbarazzo del Ministro, per una scelta che stravolge la collocazione internazionale dell'Italia e rompe la tradizione italiana di solidarietà, non capiamo la posizione dei colleghi della Lega, da cui ci aspettiamo determinazione nel difendere i loro ideali, i loro valori, i loro principi, che noi condividiamo, e coerenza rispetto alle dichiarazioni che sono state fatte nelle ultime ore in televisione (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente), perché è inutile - è inutile! - dire che Maduro è un Presidente abusivo se poi, davanti al popolo venezuelano, si agisce lavandosene le mani come Ponzio Pilato, che è passato alla storia come il simbolo della politica più opportunista e infingarda (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente). È inutile dire che Maduro è un delinquente - è inutile! - se poi non capiamo con chi sta l'Italia. Con chi sta il Governo italiano? Con il popolo o con la dittatura? Colleghi, non regge più il gioco delle due parti in commedia, non ci sono due Governi, ce n'è uno soltanto (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia-Berlusconi Presidente e Partito Democratico)! Sento parlare di un contratto, ma se questo contratto compromette la credibilità e l'affidabilità dell'Italia, se spinge l'Italia in recessione, se sfascia i conti pubblici, se c'è una delle due parti del contratto che ha più buonsenso, usi questo buonsenso prima che sia troppo tardi. Così come è inutile autoproclamarsi Governo del popolo se poi voltate le spalle alla richiesta del popolo venezuelano di libertà e di democrazia. Colleghi state con il popolo o con i dittatori? O state con il popolo soltanto quando sceglie i vostri amici e state contro il popolo quando sceglie chi a voi non piace, chi non è di vostro gradimento (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente)? Concludo, Presidente. Sogno che da quest'Aula parta un messaggio forte, univoco, non ipocrita, non ambiguo: un abbraccio al popolo venezuelano, un sostegno alla loro richiesta di elezioni libere da brogli, sopraffazioni e violenza.
Mi rivolgo a una delle leader più coraggiose dell'opposizione venezuelana, María Corina Machado (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia-Berlusconi Presidente e Partito Democratico): la tua battaglia d'opposizione al regime trova in quest'Aula la sua voce. Mi rivolgo anche a Carlos Gullì, che ho avuto il piacere di conoscere nei giorni scorsi, rappresentante dei venezuelani in Italia: la tua testimonianza trova qui la sua voce e il suo spazio. Concludo, Presidente. Mi rivolgo a tutti gli italiani in Venezuela e a tutti i venezuelani che considerano il nostro Paese un Paese amico: c'è in Italia chi si batterà per voi. Se questo Governo ha deciso di comportarsi come Ponzio Pilato, ci sono forze responsabili e determinate che lo incalzeranno ogni giorno affinché cambi idea (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia-Berlusconi Presidente e Partito Democratico - Congratulazioni).

Camera.it
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