Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 124 di martedì 12 febbraio 2019
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ROBERTO FICO.
Intervento On Mara Carfagna
MARIA ROSARIA CARFAGNA (FI).
Grazie, Presidente. Dico subito che trovo questo dibattito surreale: lo abbiamo
chiesto noi, l'abbiamo voluto noi, ma io credo che noi non dovremmo essere qui,
in quest'Aula, per sollecitare il Governo a prendere una posizione chiara sulla
questione venezuelana. Ci siamo già vergognati abbastanza per come il Governo
ha agito nei giorni scorsi; non vorremmo doverci vergognare ancora di più, per
l'incapacità che questo Governo, come è evidente, manifesterà, di assumere una
posizione chiara e nel fare una scelta di libertà.
Vede, Presidente, un Paese come
il nostro, che aderisce ai valori di libertà, di democrazia, di tutela e
salvaguardia dei diritti umani, che vuole svolgere un ruolo attivo e non
rinunciatario, che è consapevole delle responsabilità che una grande nazione
come la nostra deve svolgere, una nazione che offre da decenni, con orgoglio,
il suo contributo in termini di energie diplomatiche e militari nelle
operazioni di pace nel mondo, non avrebbe dubbi, quando si tratta di scegliere
tra oppressione e libertà (Applausi dei deputati del gruppo Forza
Italia-Berlusconi Presidente). Un Paese così dovrebbe ben sapere che sulla
politica estera si determinano le scelte di fondo di una nazione.
Ma qual è la politica estera di
questo Governo (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi
Presidente)? Quella di chi va a fare scampagnate in macchina fino a Strasburgo?
O quella di chi va in un Paese amico e alleato per sostenere chi invoca, in
quel Paese, la guerra civile e l'instaurazione di un regime militare? O ancora:
è la politica estera di chi annuncia il ritiro delle truppe dall'Afghanistan,
mettendo a repentaglio la sicurezza e l'incolumità dei nostri militari che
difendono la democrazia e i diritti in quel Paese (Applausi dei deputati del
gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente)? Oppure la politica di chi sul
Venezuela dice che Maduro è un delinquente, però poi impedisce all'Europa di
parlare con una voce sola e schiera l'Italia dalla parte sbagliata della
storia, con quei Paesi che proprio democratici non sono (Applausi dei deputati
del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente)?
Vede, Presidente, ho ricevuto in
questi giorni alcune delle associazioni di italo-venezuelani, e sono rimasta
turbata, colpita dai loro racconti, i racconti che mi hanno fatto con le
lacrime agli occhi. Mi hanno spiegato il disastro che si sta verificando in
Venezuela, che minaccia i loro beni, il frutto del loro lavoro, le loro
famiglie, la loro salute, la loro stessa vita. Come si fa ad essere ipocriti o
neutrali rispetto a tanta sofferenza (Applausi dei deputati dei gruppi Forza
Italia-Berlusconi Presidente e Fratelli d'Italia)? Come si fa?
Non si può essere neutrali quando
in un Paese è stato provocato un disastro umanitario che ha spinto
letteralmente alla fuga oltre 3 milioni di persone, quando mancano le medicine,
quando manca il cibo, quando la mortalità infantile è aumentata del 30 per cento.
Non si può essere neutrali rispetto ad un Paese che ospita oltre 300 mila
italiani e oltre 1 milione di discendenti di italiani. Non ci può essere
neutralità tra oppressione e libertà, tra dittatura e democrazia (Applausi dei
deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente). E non ci può essere
neutralità italiana rispetto al Venezuela, perché in Venezuela c'è un pezzo di
noi, c'è un pezzo di Italia, che soffre, che muore. Io mi auguro che qualcuno,
in quest'Aula, abbia letto la storia – una tra tante – di Italo Carli, 58 anni,
veneziano, figlio di veneziani, che è morto per una crisi diabetica perché
nell'ospedale dov'era ricoverato mancava l'insulina. Abbiamo, come Paese, la
responsabilità di occuparci del Venezuela, perché abbiamo la responsabilità di
occuparci della libertà, dei diritti e della sicurezza dei nostri concittadini,
ovunque essi si trovino nel mondo.
Nell'ultimo anno, tre quarti
della popolazione venezuelana è dimagrita, in media, di 9 chili. Un terzo degli
abitanti non arriva al secondo pasto al giorno. È ricomparsa la malaria. Come
ho detto, la mortalità infantile è aumentata. Non c'è stata una guerra: c'è
stata una dittatura, spietata, feroce, che si è autoriprodotta attraverso
elezioni illegittime (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi
Presidente)! Possiamo essere neutrali rispetto a tutto questo? La neutralità
del Governo italiano finisce per tradursi in un sostegno al regime di Maduro.
Sento che i nostri rappresentanti
del Governo, per primo il Ministro degli affari esteri e della cooperazione
internazionale che mi dispiace non vedere seduto tra i banchi del Governo
(Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico), auspicano il ritorno
alle urne dei venezuelani. Bene, siamo d'accordo, ma vogliamo smetterla di
essere ipocriti e dirci che il vulnus democratico che in questi anni c'è stato
in Venezuela non è stata l'assenza del voto ma il controllo autoritario del
voto, delle modalità di voto e degli esiti del voto (Applausi dei deputati dei
gruppi Forza Italia-Berlusconi Presidente e Partito Democratico). Siamo tutti a
favore di un voto libero e democratico, ma la storia del suffragio universale
ci insegna che la neutralità necessaria è quella di chi organizza e controlla
le operazioni di voto. Se a organizzare e a controllare le operazioni di voto
sarà Maduro, non ci sarà alcuna neutralità. Ecco perché la neutralità del
Governo italiano, e a nulla vale la pantomima sul gruppo di contatto che ha
preso un impegno generico in assenza delle parti coinvolte - che già Maduro ha
rifiutato -, quindi è una pantomima quella del gruppo di contatto, e la
neutralità del Governo italiano è a tutti gli effetti un sostegno a chi da anni
sta affamando il Venezuela, a chi ha costretto milioni di cittadini alla fuga,
a chi ha imprigionato oltre ottocento dissidenti politici, a chi ha lasciato
morire decine e decine di persone nella repressione delle manifestazioni di
piazza.
Davvero voi volete lasciare
organizzare il voto libero e democratico a queste persone? Conosciamo purtroppo
le ragioni che spingono alcuni Paesi a sostenere Maduro: c'è chi lo fa perché
da anni acquista petrolio a prezzi agevolati dal Venezuela, c'è chi lo fa per
ragioni ideologiche. Ma la posizione italiana oggettivamente non la si capisce,
e nessuno, in quest'Aula e fuori da quest'Aula, ha saputo spiegarla con
argomenti convincenti (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi
Presidente). Non il Ministro, che, mi dispiace dirlo, ha elencato una serie di
ovvietà nel corso della sua relazione e nel corso della sua replica. Capiamo
l'imbarazzo del Ministro, per una scelta che stravolge la collocazione
internazionale dell'Italia e rompe la tradizione italiana di solidarietà, non
capiamo la posizione dei colleghi della Lega, da cui ci aspettiamo
determinazione nel difendere i loro ideali, i loro valori, i loro principi, che
noi condividiamo, e coerenza rispetto alle dichiarazioni che sono state fatte
nelle ultime ore in televisione (Applausi dei deputati del gruppo Forza
Italia-Berlusconi Presidente), perché è inutile - è inutile! - dire che Maduro
è un Presidente abusivo se poi, davanti al popolo venezuelano, si agisce
lavandosene le mani come Ponzio Pilato, che è passato alla storia come il
simbolo della politica più opportunista e infingarda (Applausi dei deputati del
gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente). È inutile dire che Maduro è un
delinquente - è inutile! - se poi non capiamo con chi sta l'Italia. Con chi sta
il Governo italiano? Con il popolo o con la dittatura? Colleghi, non regge più
il gioco delle due parti in commedia, non ci sono due Governi, ce n'è uno
soltanto (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia-Berlusconi Presidente e
Partito Democratico)! Sento parlare di un contratto, ma se questo contratto
compromette la credibilità e l'affidabilità dell'Italia, se spinge l'Italia in
recessione, se sfascia i conti pubblici, se c'è una delle due parti del
contratto che ha più buonsenso, usi questo buonsenso prima che sia troppo
tardi. Così come è inutile autoproclamarsi Governo del popolo se poi voltate le
spalle alla richiesta del popolo venezuelano di libertà e di democrazia.
Colleghi state con il popolo o con i dittatori? O state con il popolo soltanto
quando sceglie i vostri amici e state contro il popolo quando sceglie chi a voi
non piace, chi non è di vostro gradimento (Applausi dei deputati del gruppo
Forza Italia-Berlusconi Presidente)? Concludo, Presidente. Sogno che da
quest'Aula parta un messaggio forte, univoco, non ipocrita, non ambiguo: un
abbraccio al popolo venezuelano, un sostegno alla loro richiesta di elezioni
libere da brogli, sopraffazioni e violenza.
Mi rivolgo a una delle leader più
coraggiose dell'opposizione venezuelana, María Corina Machado (Applausi dei
deputati dei gruppi Forza Italia-Berlusconi Presidente e Partito Democratico):
la tua battaglia d'opposizione al regime trova in quest'Aula la sua voce. Mi
rivolgo anche a Carlos Gullì, che ho avuto il piacere di conoscere nei giorni
scorsi, rappresentante dei venezuelani in Italia: la tua testimonianza trova
qui la sua voce e il suo spazio. Concludo, Presidente. Mi rivolgo a tutti gli
italiani in Venezuela e a tutti i venezuelani che considerano il nostro Paese
un Paese amico: c'è in Italia chi si batterà per voi. Se questo Governo ha
deciso di comportarsi come Ponzio Pilato, ci sono forze responsabili e
determinate che lo incalzeranno ogni giorno affinché cambi idea (Applausi dei
deputati dei gruppi Forza Italia-Berlusconi Presidente e Partito Democratico -
Congratulazioni).
Camera.it
https://www.camera.it/leg18/410?idSeduta=0124&tipo=stenografico
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