[italiano y español]
Perché stupirsi tanto ora, quando
ormai da anni il chavismo è presente –anche-
in Italia? Si bada sempre di più alle
fakenews e non alle verità inconfutabili, dimostrate. Ne abbiamo scritti di articoli e ne abbiamo
segnalati casi di prestanome della dittatura venezuelana che in Italia fanno un
po’ quello che vogliono e, sebbene sanzionati dagli Stati Uniti per terrorismo, da noi entrano comodamente con il complice aiuto di infiltrati già residenti, trovando il paradiso dove spendere il loro bottino.
Lo so, dobbiamo rassegnarci, almeno fino
a quando il governo non capirà – forse mai- che non bisogna empatizzare con le dittature come
quella di Maduro.
Come sia venuto in mente a “certi”
di definire il Venezuela un modello da imitare, non lo capirò mai.
L'Italia è una meta, persino criminali del chavismo venezuelano, persone espulse dagli Stati Uniti, sono in Italia. Non
ci sono opportuni controlli prima di accettare questa gente?
Come se non bastasse cresce anche
la censura. Trasmissioni TV che cacciano conduttori che non sono in linea con
il governo (Maduro insegna); siti youtube oscurati, come quello di RadioRadio, rimosso
per aver osato parlare della Cina e del 5G cinese. Dove ci troviamo? Appena
entrati nella fase castrochavista in
salsa italiana.
Piaccia o non piaccia è così. Ci sono anche gli intoccabili! Guai a far
domande o a dubitare, vietato esprimere il proprio pensiero e chiedersi il
perché le aziende cinesi rappresenterebbero un rischio potenziale per la
sicurezza nazionale.
E' reato dubitare della politica del
M5S, che si prostra alla Cina e all’Iran,
compiacente con le dittature come quella di Maduro. Nelle ultime ore è vietato
persino parlare del SUPPOSTO finanziamento illecito ai pentastellati che
SAREBBE stato elargito dal defunto dittatore Hugo Chávez. Ma chi sono? Una
setta? Non accettiamo di chiudere la bocca con una museruola pentastellata e oggi
mi sento molto più libero di parlare perché grazie alla loro odiata America ho la possibilità di pormi delle domande e di
chiarare i miei dubbi. Sì, negli Stati
Uniti dove i rappresentanti di quel chavismo
che piace a Di Stefano e a Di Battista, uomini e donne che hanno partecipato al
processo distruttivo del Venezuela e spesso hanno manifestato il loro odio per
l’America ma che oggi ci vivono
allegramente in appartamenti del valore di decine di milioni
di dollari in Florida e in California e di certo non disdegnano i bigliettoni
verdi frutto delle loro truffe a danno dei venezuelani. Cinque milioni dei quali sono fuggiti dalla
miseria e la dittatura e sono sparpagliati in tutto il mondo. Ma questo non
interessa agli amanti di Maduro.
Perché non possiamo porci delle
domande su quanto dichiarato dal quotidiano ABC? Facile spacciare tutto per
bufale in epoca di fakenews, comodo mettere tutti la stessa nella sabbia per
non disturbare il padrone. Anche le notizie cancellate senza aver chiarito sono
un segnale nefasto, eppure ci sarebbe addirittura un testimone, un ex-grillino
Giovanni Favia che dichiara di essere stato contattato da due diplomatici
venezuelani che subito mise in contatto con Casaleggio. Ecco il ritaglio, si può leggerne chiaramente
il contenuto.
Che ci sia stato o no il famoso
finanziamento chavista non possiamo
saperlo ora, ci penserà il procuratore Maurizio Romanelli a mettere mano nell’intricata
vicenda che a troppi conviene mettere subito a tacere. Ma qui, in America, sono
molti gli italiani che non mollano e vogliono vederci chiaro. Il giornalismo serio
dovrebbe descrive la realtà, e il dubbio e le domande fanno parte della professionalità
di un comunicatore.
Di Pietro dice che è impossibile
mandare valigette piene di soldi. Si vede che non conosce il Venezuela e delle
possibilità che esistono in un paese corrotto che viene definito “Stato mafioso”.
Il giornalista investigativo Alek
Boid la pensa in un altro modo. Trascrivo qui l’intervista effettuata da Il Giornale
“«Il chavismo ha sempre speso incalcolabili quantità di denaro pubblico
venezuelano ovunque per sostenere la sua propaganda e finanziare politici nella
loro ascesa al potere. Basti pensare alla famosa valigetta, con dentro 800mila
dollari in contanti destinata a Cristina Kirchner in Argentina ma poi
intercettata in dogana».
Cosa sa delle trame del chavismo in Italia?
«Accadono cose molto interessanti. Rafael Ramírez ad esempio, l'ex capo
di Pdvsa (la statale petrolifera venezuelana, ndr), ai tempi di Chávez, dopo la
sua rottura con Maduro ha vissuto a lungo a Roma, con importanti contatti in
Vaticano. Idem per suo cognato Baldo Sanso e sua suocera, Ildegarda Rondón de
Sanso. Per Ramirez l'Italia è una base per muoversi in Europa. Quanto a Pdvsa,
a me risulta che continui a fare affari con l'Eni nonostante le sanzioni
imposte dal Dipartimento del Tesoro Usa. E mi risulta anche che a marzo 2020 l'Eni
abbia inviato in Venezuela una nave cisterna, la Delta Tolmi, per caricare il
greggio di Pdvsa».
Altri legami tra Italia e chavismo?
«In Italia hanno arrestato trafficanti di droga venezuelani vicini al
regime. Non solo Alex del Nogal ma anche Alex Saab (arrestato nei giorni scorsi
a Capo Verde, ndr) recentemente finito sotto la lente della vostra Guardia di
Finanza. E poi c'è il caso di corruzione della società energetica Derwick
Associates, il cui direttore Alejandro Betancourt ha la cittadinanza italiana».
Anche il presidente della Corte Suprema chavista Maikel Moreno ha
richiesto la cittadinanza italiana. Chi è?
«Moreno, nominato 5 anni fa capo della Corte suprema venezuelana è un
criminale».
Pio Arlacchi, ex europarlamentare del partito del giudice italiano
Antonio di Pietro ed ex super esperto Onu nella lotta contro la mafia e la
droga, oggi collabora con il ministero degli Esteri di Maduro da Roma. Lo ha
confermato lui stesso ai media italiani. Come interpreta ciò?
«Il chavismo ha reso il Venezuela il più grande centro di corruzione
dell'emisfero occidentale. Le Nazioni Unite sono un club di nazioni in cui le
più grandi, e tra queste le più corrotte, comandano. Cuba, Venezuela, Cina e
Russia. L'Onu è l'ambiente perfetto per il chavismo. Quindi non mi stupisco».
Cosa l'ha colpita di più nei tanti documenti da lei analizzati?
«Il fatto che le macchine Olivetti usate per il lotto, in Venezuela con
Smartmatic siano state trasformate a uso del voto elettronico facile da
falsificare. E ancora, i milioni di dollari spesi per la propaganda e il
lobbismo politico a livello internazionale. Derwick Associates, la società
coinvolta nella gestione degli impianti elettrici in Venezuela, ha
rappresentato per me una pietra miliare, per la capacità dei suoi manager di
mescolarsi con il chavismo, l'opposizione, il meglio della propaganda americana
(Fusion Gps), l'intelligence russa (Fsb), il peggio dalle case di trading
svizzere, il jet set spagnolo. Una società coinvolta nei più grandi scandali
politici, finanziari ed energetici dell'ultimo decennio. E il caso del
colombiano Alex Saab con passaporto diplomatico venezuelano, uomo dalle mille
connessioni con il narcoterrorismo colombiano, ma anche con il grande business
governativo illegale. Da Capo Verde, dove è stato appena arrestato
dall'Interpol, non sarà facile estradarlo negli Usa».
Lei è stato minacciato più volte, con intrusioni anche nel suo
appartamento di Londra. Perché il giornalismo investigativo oggi è più
importante che mai?
«Perché è l'unico strumento per mantenere alta l'allerta su temi come il
traffico di droga, la corruzione, il terrorismo internazionale, il riciclaggio
di denaro e la conseguente economia sommersa. Le autorità sono sempre molto
indietro rispetto ai criminali, in molti casi non li raggiungono mai. In
Venezuela, il giornalismo investigativo è stato fondamentale, per le indagini
penali internazionali. Smartmatic, Derwick e Alex Saab ne sono tre esempi.
L'unica speranza che rimane a noi venezuelani, per ottenere giustizia, è vedere
processati a livello internazionale i responsabili della distruzione del nostro
Paese. Anche se spesso questo diritto viene negato dall'incommensurabile potere
delle fortune che ci hanno rubato».
Quando a me chiedono cosa sia il
chavismo la mia risposta è la seguente:
Il chavismo è un cancro con metastasi di
criminalità ovunque, che supera persino le organizzazioni mafiose, occorre non abbassare
la guardia e controllare chi entra in Italia. Diversamente il rischio diventa molto
grosso. A cominciare dalle minacce che riceviamo giornalmente, la verità non si
può nascondere.
Molti chiedono se i venezuelani
hanno segnalato queste cose e, se non fosse perché stiamo parlando di un
dramma, una risata scoppierebbe spontanea, poiché sono anni che lo facciamo.
Dal mio canto ho cominciato a parlarne nel 2002, tutto verificabile. Le manifestazioni degli italo-venezuelani a
Roma e in tutte le maggiori città italiane a cosa sono servite? Dal Veneto alla
Sicilia, dal Piemonte dove vivevo alla Campania, ci sono state centinaia di manifestazioni
negli ultimi anni. È anche vero che nella comunità venezuelana italiana vi sono
anche un gran numero di infiltrati che nascondono un passato da enchufados o
che si dedicano a raccogliere dati da spedire in Venezuela. Topi di fogna in poche parole.
Cos’hanno fatto i politici? Poco.
Tranne due o tre che si sono schierati in favore del processo di
democratizzazione del Venezuela, citati in questo articolo, parecchi altri hanno fatto presenza per motivi di
propaganda .
Nei miei anni italiani ho
imparato che non contano i partiti, sono le persone che fanno la
differenza. Tranne il M5S, dichiaratamente in favore di Maduro, personalmente
ho visitato i rappresentanti di tutti gli schieramenti politici. Combattendo
contro lo scetticismo, l’incredulità degli italiani e a volte contro altri
venezuelani che temevano di essere oscurati forse perché alla ricerca di un
posto al sole che vedevamo in pericolo. Sicuramente più interessati a se stessi
che al Paese. Pronti a criticare i
giornalisti che dall’esilio continuano ad essere testimoni dei crimini della
dittatura venezuelana.
Ovunque mi trovi in questo
momento o in futuro, continuerò a scrivere le mie verità e a partecipare via Skype o di presenza
agli appuntamenti di informazione e
approfondimento, finché non cadranno le bende dagli occhi.
Cosa ne penso delle minacce? Le respingo
al mittente, non siamo in Venezuela, sia negli States che in Italia (per il
momento) la libertà di espressione è - abbastanza- garantita. Oppure no?
Mentre il nostro mondo frutto di storie
e conquiste in favore dei diritti umani, in lotta contro
il fascismo e il comunismo – entrambi condannabili- si
trasforma in un altro, che ci riporta a
un tentativo d’assolutismo che, sebbene maldestro, non è da sottovalutare.
Sotto il ricatto di finti buonisti. Come nell’Orlando di Virginia Woolf, ma
in maniera inversa, poiché non si tratta di una trasformazione fisica ma politica.
Il nostro paese perde per strada
i pezzi della libertà che aveva conquistato. Sta a noi rallentarne il processo, ma un pensiero buddista mi torna spesso alla mente: “ Non c’è niente di
costante tranne il cambiamento” speriamo che non si traduca in un cambiamento verso il degrado.
Una metamorfosi già annunciata. Tutti bendati “Hasta
la Victoria” continuata del M5S.
Cosmo de La Fuente
@cosmodelafuente
En español
¿Italia como Venezuela? La
metamorfosis ha comenzado!
¿Por qué gritar HOY al escándalo
si el Chavismo ha estado presente durante años, incluso, en Italia? Siempre
prestamos más atención a las fakenews y no a las verdades irrefutables, y con
pruebas. Hemos escrito artículos al respecto y hemos denunciado casos de testaferros
de la dictadura venezolana que en Italia hacen un poco lo que quieren y, aunque
sancionados por la CIA, entran facilmente
en Italia con la ayuda de infiltrados ya residentes, encontrando así el paraíso
donde gastarse el dinero. Lo sé, debemos resignarnos hasta que el gobierno llegue
a comprender, tal vez nunca, que no es saludable simpatizar con las dictaduras,
como sucede con la de Maduro.
Mientras tanto, incluso algunas
personas de los servicios secretos venezolanos, expulsados de los Estados
Unidos, se encuentran en Italia. ¿No hay controles adecuados antes de aceptar a
estas personas?
Como si eso no fuera suficiente,
la censura también crece. Transmisiones de televisión que sacan a conductores
que no están en línea con el gobierno (Maduro enseña); canales de YouTube
oscurecidos, como el de RadioRadio eliminado por atreverse a hablar sobre China
y el 5G chino. ¿Pero a dónde llegamos? Lo sabemos, en castrochavismo en salsa
italiana. Nos guste o no nos guste esta es
la verdad. Prohibido dudar, prohibido expresar propios pensamientos y preguntar
si las empresas chinas representarían o no un riesgo potencial para la
seguridad nacional. Te callan a la fuerza.
No se te ocurra dudar de la
política del M5S (Movimiento 5 Estrellas), que se arrodilla ante a China e Irán, que cumple con
dictaduras como la de Maduro. En las últimas horas está prohibido hablar del supuesto FINANCIAMIENTO ilícito a los grilinos por manos del
dictador Hugo Chávez. ¿Pero quién es esa gente? ¿Una secta? No acepto cerrar la
boca y hoy me siento mucho más libre para hablar porque gracias a los Estados
Unidos tengo la posibilidad de no tener que callar para no molestar a
los aprendistas dictadores italianos. Sí, en los Estados Unidos, donde los representantes
de ese chavismo que les gusta a Di Stefano y Di Battista, hombres y mujeres que
participaron en el proceso destructivo de Venezuela y que a menudo expresaron
su odio por Estados Unidos , hoy viven felices en apartamentos valorados en
millones de dólares en Florida y California y, desde luego, a ellos les
encantan los billetes verdes resultantes de sus estafas contra los venezolanos.
Cinco millones de los cuales han huido de la miseria y la dictadura y se
encuentran regados por todo el mundo. Pero esto no interesa a los amantes
italianos de Maduro.
¿Por qué no podemos hacernos
preguntas sobre lo que dijo el periódico ABC? Fácil de hacer pasar por fake en la era de las fakes, conveniente obligarno
a poner la cabeza en la arena para no molestar a los jefes. Remover noticias sin
aclarar es una señal nefasta, sin embargo, incluso habría un testigo, un ex diputado
del Movimiento, Giovanni Favia que
afirma haber sido contactado en 2010 por
dos diplomáticos venezolanos que lo pusieron inmediatamente en contacto con
Casaleggio. Mira el recorte, puede leer claramente su contenido en italiano.
Ya sea que haya o no el famoso
financiamiento chavista de cuya veracidad no podemos saber ahora, el fiscal Maurizio
Romanelli pensará en poner su mano en la intrincada historia que según la casta
hay que silenciarla de inmediato. Pero aquí, lejos de Europa, hay muchos
italianos que no se rinden y quieren ver claro lo que está pasando en su país.
El periodismo serio debe describir la realidad, y las dudas, las preguntas son
parte de la profesionalidad de un comunicador.
Di Pietro dice que es imposible
enviar maletines llenos de dinero. Lo único que vemos es que no conoce Venezuela
y las “posibilidades” que existen en un país corrupto un “estado
mafioso”.
El periodista de investigación
Alek Boid lo piensa de otra manera. Transcribo aquí la entrevista realizada por
Il Giornale.
¿Qué sabes sobre las tramas del chavismo en Italia?
«Suceden cosas muy raras. Rafael Ramírez, por ejemplo, el ex jefe de
Pdvsa (el estado petrolero venezolano, ed.), En la época de Chávez, después de
su ruptura con Maduro, vivió durante mucho tiempo en Roma, con importantes
contactos en el Vaticano. Lo mismo para su cuñado Baldo Sanso y su suegra,
Hildegard Rondón de Sanso. Para Ramírez, Italia es una base para moverse por
Europa. En cuanto a Pdvsa, entiendo que continúas haciendo negocios con Eni a
pesar de las sanciones impuestas por el Departamento del Tesoro de EE. UU. Y
también sé que en marzo de 2020 Eni envió un buque cisterna, el Delta Tolmi, a
Venezuela para cargar el petróleo crudo de Pdvsa ».
¿Otros vínculos entre Italia y el chavismo?
«En Italia arrestaron a narcotraficantes venezolanos cercanos al
régimen. No solo Alex del Nogal sino también Alex Saab (arrestado en los
últimos días en Cabo Verde, ed.) Recientemente terminó bajo la lente de su
Guardia di Finanza. Y luego está el caso de corrupción de la compañía
energética Derwick Associates, cuyo director Alejandro Betancourt tiene
ciudadanía italiana.
El presidente de la corte suprema chavista Maikel Moreno también ha
solicitado la ciudadanía italiana. ¿Quién es?
"Moreno, quien fue nombrado jefe de la Corte Suprema de Venezuela
hace 5 años, es un criminal".
Pio Arlacchi, ex eurodiputado del partido del juez italiano Antonio di
Pietro y ex super experto de la ONU en la lucha contra la mafia y las drogas,
colabora hoy con el Ministerio de Asuntos Exteriores de Maduro desde Roma. Lo
confirmó a los medios de comunicación italianos, como interpretas esto?
El chavismo ha convertido a Venezuela en el centro de corrupción más
grande del hemisferio occidental. Las Naciones Unidas son un club de naciones
en el que gobierna el más grande, y entre estos el más corrupto. Cuba,
Venezuela, China y Rusia. La ONU es el ambiente perfecto para el chavismo. Así
que no estoy sorprendido ».
¿Qué fue lo que más te llamó la atención en los muchos documentos que
analizaste?
«El hecho de que las máquinas Olivetti utilizadas para el lote, en
Venezuela con Smartmatic, se hayan transformado para utilizar el voto
electrónico que es fácil de falsificar. Y nuevamente, los millones de dólares
gastados en propaganda internacional y cabildeo político. Derwick Associates,
la compañía involucrada en la gestión de sistemas eléctricos en Venezuela,
representó un hito para mí, por la capacidad de sus gerentes para mezclarse con
el chavismo, la oposición, lo mejor de la propaganda estadounidense (Fusion
Gps), el Inteligencia rusa (FSB), lo peor de las casas comerciales suizas, el
jet set español. Una empresa involucrada en los mayores escándalos políticos,
financieros y energéticos de la última década. Y el caso del colombiano Alex
Saab con un pasaporte diplomático venezolano, un hombre de mil conexiones con
el narcoterrorismo colombiano, pero también con el gran negocio ilegal del
gobierno. Desde Cabo Verde, donde acaba de ser arrestado por Interpol, no será
fácil extraditarlo a Estados Unidos ».
Podría interesarte (Alex Saab en
Roma, apartamento valorado en 5 millones de dólares)
Has sido amenazado varias veces, con intrusiones incluso en tu
apartamento de Londres. ¿Por qué el periodismo de investigación es hoy más
importante que nunca?
«Porque es la única herramienta para mantener la alerta alta en temas
como el narcotráfico, la corrupción, el terrorismo internacional, el lavado de
dinero y la consiguiente economía sumergida. Las autoridades siempre están muy
por detrás de los delincuentes, en muchos casos nunca los alcanzan. En
Venezuela, el periodismo de investigación ha sido fundamental en las
investigaciones penales internacionales. Smartmatic, Derwick y Alex Saab son
tres ejemplos. La única esperanza que queda para nosotros los venezolanos, para
obtener justicia, es ver a los responsables de la destrucción de nuestro país
juzgados internacionalmente. Aunque a menudo este derecho es negado por el
poder inconmensurable de las fortunas que nos robaron ".
Así termina esa entrevista,
hablando de amenazas que, tarde o temprano, reciben todos los que denunciamos y
reportamos verdades.
El chavismo es un cáncer con metástasis de
criminalidad que incluso supera a las organizaciones de la mafia, es necesario
no bajar la guardia y controlar quién ingresa a Italia. De lo contrario,
el riesgo es muy grande. Comenzando con las amenazas que recibimos diariamente,
la verdad no se puede ocultar.
Muchos preguntan si los
venezolanos han informado sobre estas cosas y, si no fuera porque estamos
hablando de un drama, sería cómico, ya que lo hemos
estado haciendo durante años. Por mi parte, comencé a hablar de ello en 2002,
todo verificable.
Desde Véneto hasta Sicilia, desde
Piamonte, hasta Campania, se han producido cientos de eventos en los
últimos años. También es cierto que en la comunidad venezolana italiana hay una gran cantidad de infiltrados que ocultan un pasado de enchufados o
que se dedican a recopilar datos para enviarlos a Venezuela.
¿Qué hicieron los políticos italianos? A excepción de dos o tres que se han manifestado a favor del
proceso de democratización de Venezuela, varios han hecho presencia por razones
de propaganda política, pero hay unos nombres que puedo citar sin correr el
riesgo de ser negado: principalmente Antonio Tajani y Mara Carfagna de Forza
Italia y para ser honesto también Andrea Delmastro de Fratelli d'Italia y el amigo de Venezuela Fabio Porta
ex diputado PD. ¿Los demás? Puras palabras.
En mis años italianos aprendí que
los partidos no cuentan, son las personas las que marcan la diferencia. Excepto
por el M5S, abiertamente a favor de Maduro, visité personalmente a los
representantes de todos los lados políticos. Luchando contra el escepticismo,
la incredulidad de los italianos y, a veces, contra otros venezolanos que
temían ser oscurecidos tal vez porque están buscando un lugar y temen el anonimato.
Desde donde esté adentro o fuera de Europa, seguiré escribiendo mis verdades y participando a través de Skype o en presencia, en favor de la información, hasta que Venezuela vuelva a
ser un país libre.
¿Qué opino de las amenazas? Las
rechazo al remitente, no estamos en Venezuela, tanto en los Estados Unidos como
en Italia (por el momento) la libertad de expresión está garantizada. ¿O no?
Mientras que nuestro mundo, resultado de historia y conquistas por la libertad, en la lucha contra el fascismo
y el comunismo, ambos condenables, se transforma en otro, lo que nos lleva de
nuevo a un intento de absolutismo que, aunque torpe, no debe subestimarse. Bajo
el chantaje de los falsos buenos, así como el Orlando de Virginia Woolf,
pero a la inversa, Italia se transforma.
Italia pierde las piezas de
libertad que había conquistado. Depende de nosotros retrasar el proceso, me
viene a la mente un pensamiento budista que por casualidad he leido :
"No hay nada constante excepto el cambio", hay que luchar para que ese cambio no
se traduzca en degradación. Una metamorfosis ya anunciada. Todos vendados.
Cosmo de la Fuente
@cosmodelafuente
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