Si riempiono la bocca di belle
parole e di discorsi sui diritti umani e sulla democrazia, poi sostengono le
dittature. Quando in gioco subentra la
credibilità degli intoccabili, calano le maschere e fanno squadra, oscurando la verità.
Le parole di Paolo Mieli non sono
certamente quelle di chi non conosce l’atroce verità sul Venezuela, sono parole
che vanno in soccorso alla casta di cui, forse, fa parte. È possibile che dietro quel viso da persona per
bene si celi un freddo opportunista?
La storia del Venezuela degli
ultimi anni ormai la conoscono tutti. Che sia un’atroce dittatura non è un
mistero, la repressione, la tortura, i detenuti politici e l’uccisione di
giovani ragazzi che manifestavano protetti solo da scudi di cartone, non importano? Sono fatti che non potranno
mai essere cancellati dalla storia delle tirannie nel mondo. Per l’ennesima
volta bisogna ricordare al sig. Mieli
che quella venezuelana è la più grande diaspora dell’America latina, 5.1
milioni di persone fuggite da quella che per lui non sarebbe una dittatura. Si può cambiare quel nome solo per “narco-dittatura”,
visto che Maduro, insieme ad alti rappresentanti della cupola mafiosa al
potere in Venezuela, sono accusati di narcotraffico e terrorismo.
In Venezuela, non esistono i
diritti umani e sorvolare sui crimini di
lesa umanità, appare come un tentativo di proteggere la nuova casta italiana, poché potrebbe essere coinvolta in un finanziamento
illecito da parte del chavismo di cui ha
scritto ABC. Quando Mieli afferma che ci sarebbe “una parte del popolo
schierata col governo” (che governo non è, ma è un regime) non fa che ripetere le parole di coloro che vogliono cambiare la realtà per il proprio tornaconto,
elogiando una falsa democrazia alla cubana. Il 22 gennaio 2018 Pino Cabras (M5S),
durante la Commissione per gli Affari Esteri, ebbe il coraggio di parlare del
sistema elettorale venezuelano come il migliore del mondo e che la stampa godrebbe di libertà di espressione. Disinformazione o semplici grossolane bugie? Le stesse parole che abbiamo sentito anche da Di Stefano e da Di Battista.
Tutto parrebbe un piano di salvaguardia del M5S e,
certamente, di aiuto a Maduro. Non si spiegherebbe altrimenti la cecità di
fronte alle evidenze che in Venezuela il regime chavista ha distrutto tutto,
condannando a morte il popolo e, nel migliore dei casi, alla fuga dei venezuelani.
Si riempiono la bocca di discorsi
sui diritti umani e poi si alleano con le dittature. Parlano di fascismo e
dimenticano i 1.500 venezuelani che muoiono ogni giorno, non in epoca di coronavirus,
ma da molti anni. Per crimini di Stato e miseria.
Ma quanto
sono credibili quando parlano di fascismo, ma di fatto sono i primi difensori dell’assolutismo e il crimine
al potere? Penso che gli italiani debbano prendere le distanze da gente
come loro. Il modello che inseguono è quello che anche il chavismo ha inseguito,
quello castrista.
@cosmodelafuente
Se llenan la boca con hermosas
palabras y discursos sobre los DDHH y la democracia, luego apoyan las
dictaduras. Cuando la credibilidad de los intocables está en peligro, forman
equipo contra todos.
Las palabras de Paolo Mieli (periodista, ensayista y
columnista italiano que se ocupa principalmente de política e historia) ciertamente no son las palabras de quien no conoce la atroz verdad
sobre Venezuela, son palabras que quiern ayudar a la casta de la cual, tal vez,
forma parte. ¿Es posible que detrás de la cara de “buena gente” se esconda un
oportunista?
Todos conocen la historia de
Venezuela de los últimos 22 años. Que
sea una dictadura atroz no es un misterio, la represión, la tortura, los presos
políticos y el asesinato de jóvenes manifestantes protegidos solo por escudos
de cartón no podrán ser borrados de la historia de las tiranías en el mundo.
Por enésima vez debemos recordarle al Sr. Mieli que la diáspora venezolana es
la más grande de América latina, 5.1 millones de personas que han huido de lo
que – según él - no es una dictadura. Ese nombre solo se puede cambiar por
"narco-dictadura", dado que Maduro y su cúpula, están acusados de
narcotráfico y terrorismo.
En Venezuela, los derechos
humanos no existen y pasar por alto a esos crímenes de lesa humanidad aparece
como un intento de proteger a la nueva casta italiana, la que debe protegerse
porque podría estar involucrada en una financiamiento ilícito del chavismo,
sobre el cual escribió ABC. Cuando Mieli
dice que habría "una parte de la gente alineada con el ‘gobierno’ (que no
es gobierno, sino un régimen), no hace nada más que repetir las palabras de
aquellos que quieren cambiar la realidad, alabar una falsa democracia estilo
cubano. El 22 de enero de 2018, Pino Cabras (diputado del Movimiento 5
Estrellas) durante la Comisión de Asuntos Exteriores, tuvo el coraje de hablar
del sistema electoral venezolano como el mejor del mundo y de que la prensa
goza de libertad de expresión. ¿Desinformación o simples y vulgares mentiras?
Palabras que también han utilizado Di Stefano y Di Battista, dos piezas
revolucionarias del M5E.
Todo parece ser un plan para
salvaguardar el Movimiento chavista italiano y, por supuesto, para ayudar a
Maduro. La ceguera ante la evidencia de que en Venezuela el régimen chavista lo ha
destruido todo, condenando a los venezolanos a huir, no se explicaría de otra
manera.
Se llenan la boca con discursos
sobre los derechos humanos y luego se alían con dictaduras. Hablan sobre el
fascismo y se olvidan de los 1.500 venezolanos que mueren todos los días, no en
la era del coronavirus, sino durante muchos años. Por crímenes de estado y la miseria
infligida.
¿Pero cuán creíbles son cuando
hablan del fascismo, pero de hecho son los primeros defensores del absolutismo
y el crimen en el poder? Creo que los italianos tienen que distanciarse MUY
lejos de personas como ellos. El modelo que persiguen es el que también ha
seguido el chavismo, el castrismo.
Mi congratulo che finalmente se scriva contrastando il vergognoso articolo a firma del Sig. Paolo Mieli, che offende molti di noi venezuelani o italo-venezuelani che non solo, purtroppo per loro, continuano a vivere in Venezuela o quelli che sono dovuti forzatamente abbandonare le proprie case, negozi da una vita, amici e anche parenti per la sofferenza di vivere in un Paese che ogni giorno vengono vulnerati i loro diritti civili e umani. Perché se il Paese che lui descrive è così tanto piacevole, non va a vivere là? E così ci scrive un diario con tutte le difficoltà per trovare una semplice aspirina, alimenti di prima necessità, la mancanza d'acqua potabile, internet, trasporto pubblico, benzina, violenza quotidiana e sarebbe troppo lungo descrivere tutto quello che non va nella Venezuela di Maduro ed compari. Senza dimenticare quelli che stanno in carcere per non essere d'accordo con quello che accade ogni giorno da tanti anni, troppi!!! Non si può, senza sentire un minimo di vergogna "ritrattare" una Venezuela que esiste solo nella mente de chi nega la verità!!!!! Vergogna!!!!
ResponderBorrarMi congratulo che finalmente se scriva contrastando il vergognoso articolo a firma del Sig. Paolo Mieli, che offende molti di noi venezuelani o italo-venezuelani che non solo, purtroppo per loro, continuano a vivere in Venezuela o quelli che sono dovuti forzatamente abbandonare le proprie case, negozi da una vita, amici e anche parenti per la sofferenza di vivere in un Paese che ogni giorno vengono vulnerati i loro diritti civili e umani. Perché se il Paese che lui descrive è così tanto piacevole, non va a vivere là? E così ci scrive un diario con tutte le difficoltà per trovare una semplice aspirina, alimenti di prima necessità, la mancanza d'acqua potabile, internet, trasporto pubblico, benzina, violenza quotidiana e sarebbe troppo lungo descrivere tutto quello che non va nella Venezuela di Maduro ed compari. Senza dimenticare quelli che stanno in carcere per non essere d'accordo con quello che accade ogni giorno da tanti anni, troppi!!! Non si può, senza sentire un minimo di vergogna "ritrattare" una Venezuela que esiste solo nella mente de chi nega la verità!!!!! Vergogna!!!!
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