Maria Corina Machado, leader e coordinatrice di Vente e il
presidente ad interim del Venezuela, Juan Guaidó, si sono riuniti per discutere la proposta di ‘patto
unitario’ che Guaido ha annunciato giorni fa. Com'era prevedibile, non si è raggiunto
nessun accordo. Machado resta sulle sue
posizioni chiare e decise dimostrando, ancora una volta, di rappresentare lealmente i venezuelani
Poco dopo l’incontro la coordinatrice ha pubblicato su twitter un
video e una lettera in cui ha chiarito i
suoi punti di disaccordo. Di seguito un breve riassunto della lettera:
Guaidó ha proposto di
promuovere una nuova consultazione con i venezuelani: noi venezuelani siamo
stati già consultati il 16 luglio 2017 e il nostro mandato è stato violato. Noi
venezuelani conosciamo la natura del regime che abbiamo di fronte. Sappiamo
benissimo che non cadrà con i voti. Non
c’è nulla da consultare!
Non è vero che i
venezuelani possono solo scegliere tra la permanenza indefinita di Maduro,
attraverso farse elettorali, o la permanenza indefinita del governo ad interim,
attraverso consultazioni plebiscitarie. L'alternativa per la liberazione del
Venezuela è l'Operazione di pace e stabilizzazione (OPE), che richiede il
coordinamento delle forze interne ed esterne con una solida strategia.
Il presidente ad
interim ha a disposizione 120 giorni per fare ciò che non ha fatto in 17 mesi.
L'angoscia della gente per strada non puó aspettare il 5 gennaio, bisogna agire
subito.
Né María Corina né
Vente Venezuela parteciperanno a un programma di distrazione mascherato da
unità con persone accusate di corruzione e complicità. Guaidó risponde al G4,
composto dai capi dei partiti dell'Assemblea nazionale.
María Corina e Vente
Venezuela hanno sostenuto Juan Guaidó come presidente in carica nel gennaio 2019
perché si era impegnato ad una non negoziabile uscita del regime di Nicolás
Maduro. Sosteniamo ancora quello che aspiravamo di essere: un governo ad interim concentrato
sull'obiettivo di porre fine all'usurpazione.
Lo abbiamo affermato
pubblicamente, attraverso due lettere private alle quali non hanno mai risposto
e in tre incontri prima di quello di ieri sabato.
Ribadiamo la necessità
di istituire un'opzione di forza e attivare il Tiar. María Corina ha contribuito personalmente a
questo compito ma non c’è stato alcun impegno da parte dell’Amministrazione ad
Interim.
Hanno rifiutato di
approvare l'articolo 187.11, che sarebbe parte del quadro giuridico per il
sostegno internazionale oltre che un messaggio inequivocabile, sia ai nostri
alleati internazionali che al regime stesso.
Abbiamo creato un
dispositivo in cui la coalizione internazionale può attivarsi nel rispetto
della Costituzione, la stessa che ha permesso la nomina di Guaidó a Presidente
ad interim.
Dopo 17 mesi dopo che
Guaidó è stato nominato presidente ad interim, la sua amministrazione insiste
nel proporre un governo di emergenza nazionale, ma è Guaidó il governo di
emergenza nazionale , almeno, così avrebbe dovuto essere.
Finché Guaidó e l’Amministrazione
ad interim non spezzeranno i legami che li legano a gruppi o individui che si
sono arricchiti grazie al regime che ha
infiltrato e finanziato attori dell'opposizione, non ci sarà alcuna unità e nessuna via d'uscita. I deputati che ora convivono con il regime alla luce del
sole, sono venuti fuori da quei partiti politici .
Sono molte le denunce
che dovevano essere trattate e delle quali la società attendeva una risposta, anche in
nome del prestigio della leadership democratica venezuelana. La dura realtà è
che la cessazione dell'usurpazione, come obiettivo inalienabile, è destinata a
essere annullata .
Alcuni dei leader dei
partiti con cui Guaidó opera, si sono mossi verso una possibile partecipazione
alle elezioni fraudolente organizzate dal regime.
L'unità è un concetto
prezioso che non dovrebbe essere utilizzato nelle manovre politiche. L'unità si
basa su obiettivi definiti in precedenza e sui codici di condotta .
Accompagneremo l'unità nel
momento in cui lavorerà per cacciare Maduro e il suo regime nel più breve tempo
possibile attraverso un'operazione nazionale e internazionale.
Con tutta la stima, l’amore e la simpatia che tu possa
provare per un rappresentante politico, non puoi cancellare la verità negando
la realtà. Una verità che si è voluta nascondere ma che oggi,
grazie alla voce di MCM, è sotto i riflettori del mondo.
Fino ad oggi abbiamo lottato per la verità, per abbattere
quei muri di complicità, di malcelata collaborazione con il regime, abbiamo
allertato sul seme del chavismo che esiste
(anche) tra le fila di quella che dovrebbe essere l’opposizione, di cui buona parte
si associa alla corruzione e alla criminalità al potere. Perché continuare a
fingere di non sapere che il governo ad interim di Guaidó ha semplicemente
ossigenato il regime?
Sono stanco di chiacchiere e di finzioni, di falsi
liberatori. Se dopo quanto abbiamo vissuto, almeno da due decenni, non siamo
ancora in grado di aprire gli occhi, significa che non vogliamo aprirli. Machado
ha espresso quello che la maggioranza dei venezuelani pensa e non per niente la
fiducia su Guaido e la sua amministrazione è scesa quasi al livello di quella
di Maduro.
Crollano uno dopo l’altro i leader di cartone, quelli che sono scesi a patti con Maduro, che si sono
abbuffati durante il banchetto della spartizione
del potere, mentre i venezuelani hanno continuato a morire di fame e di privazioni. Hanno ingannato le loro speranze e tradito la fiducia riposta nel liberatore di
turno il quale, come sempre, non ha mantenuto le sue promesse, non ha agito quando avrebbe potuto, che si è riempito la bocca di tante belle intenzioni,
rimaste sempre e solo parole. L'opposizione perfetta per il regime, quella
che resta immobile e si lascia ammaliare.
Mi domando se sia peggiore la tirannia criminale che ha
gettato la maschera o la discutibile opposizione che ti accarezza e promette
di lottare per la libertà ma poi si prostituisce al regime arricchendosi dalle sue mani?
È bene che anche l’Europa e i politici italiani si rendano
contro di quale sia la realtà del Venezuela di oggi, sempre che ci sia un vero
interesse. I venezuelani vivono nella miseria di uno Stato fallito nelle mani di
una narco-dittatura che ha distrutto tutto e, allo stesso tempo, vengono traditi
da coloro che negoziano con il regime.
Oggi qualcuno l’ha denunciato ufficialmente. La voce dei venezuelani
si è alzata in coro: “Maria Corina Presidente del Venezuela”.
Malgrado abbia dichiarato di restare in maniera indefinita (ebbene
sì, anche lui!) tra 120 giorni Guaidó non sarà più il Presidente ad Interim del
Venezuela e il regime, attraverso la farsa elettorale del 6 di dicembre, intende restare per sempre al potere sulle macerie del Venezuela.
María Corina Machado, líder y coordinadora de Vente, y el
presidente interino de Venezuela sostuvieron una reunión para discutir la
propuesta de 'pacto unitario' que Guaidó anunció días atrás. Como era de
esperar, no se llegó a ningún acuerdo. Machado permanece en sus posiciones
claras y decisivas demostrando, una vez más, ser la voz de los venezolanos
Inmediatamente después de la reunión, la coordinadora publicó
un video y una carta en la que aclaraba sus puntos de desacuerdo. A
continuación se muestra un breve resumen de la carta.
Con toda la estima, el amor y la simpatía que puedes sentir
por un representante político, no puedes borrar la verdad negando la realidad.
Esa verdad que María Corina Machado, con su carta y el video, dio a conocer al
mundo entero.
Si hasta ahora hemos luchado por la verdad, por derribar esos
muros de complicidad, colaboración (encubierta) con el régimen, si hemos
advertido que esa semilla del chavismo también existe entre las filas de lo que
debería ser la oposición, ¿Por qué seguir ciegos?
Si creemos en todo lo que nos dicen solo porque necesitamos una
esperanza, y lo sabemos que es por eso, entonces tenemos la capacidad de ver y
entender la verdad.
Durante muchos años hemos cometido el error de creer y confiar
en una oposición que hoy, una vez más, se burla de nosotros. Caer siempre en lo
mismo no es más un error, es un mal incurable.
¿Cuál es el resultado de los pactos con el régimen? Unos
obsequios, tal vez una liberación agoñada y se olvidan de lo peor: liberan a uno y queda un vacante, un trueque
de sangre (quién sabe a cambio de qué) por uno que liberan se llevan a 10 más.
El régimen necesita rehenes como moneda de cambio. Todo el mundo lo sabe, pero
no muchos hablan de ello.
Los líderes se derrumban, uno a uno, llegan a un acuerdo en
esta espantosa repartición del poder y de la riqueza mientras los venezolanos
siguen muriendo de hambre pensando que finalmente ha llegado el momento que
todos estábamos esperando, un nuevo rostro y el populista de turno, que se
llena la boca de tantas bellas intenciones que nunca pondrá en práctica. No
importa, está listo el próximo nombre, otro rostro, otra voz ... que dirá las
mismas cosas, que se reconciliará con el tirano. La oposición perfecta para al
régimen, la que resulta útil. Se insultan, pero al final se sientan en la misma
mesa. Todos comen, el tirano con su cúpula criminal, y un poco más abajo los
falsos opositores del G4.La única voz fuerte y clara es la de María Corina Machado, la única
que ha denunciado la verdad.
Quién es más culpable, la dictadura criminal que ha perdido su
máscara y que le puedes ver en los ojos en toda su ferocidad destructiva o esa
oposición que te acaricia la cara y luego se prostituye ante el enemigo?
Avalar el fraude electoral por chantaje, de cualquier lado
llegue, no nos traerá nada bueno, solo más miseria y chavismo.
Caer en el mismo error, por enésima vez, sería nuestra
condena. Digan lo que digan los
electoreros por conveniencia y los activistas del show.
Es bueno que Europa y los políticos italianos también
comprendan cuál es la realidad de la Venezuela de hoy, siempre que haya un
interés real. Los venezolanos viven en la miseria de un Estado fallido en manos
de la narcodictadura criminal que lo ha destrozado todo y, al mismo tiempo, son
traicionados por quienes tendrían que defenderlos y que en realidad negocian con el régimen. Hoy alguien lo
denunció oficialmente. En la emoción de hoy se elevó a coro la voz de los
venezolanos: "María Corina Presidenta de Venezuela".
A pesar de haber declarado que permanecerá indefinidamente en
120 días Guaidó ya no será el presidente interino de Venezuela y el régimen, a
través de la farsa electoral del 6 de diciembre, piensa quedarse en el poder para siempre , sentado sobre los
escombros del país.
Opiniones
Esteban Hernandez: "Honor
a quien honor merece. Desde hace rato que he criticado mucho a María Corina Machado por no tomar, a mi
juicio, ninguna posición firme, hoy me deja callado. La carta y el video son un
batacazo en contra del G4 y el interinato que pretende ser eterno".
José Amalio Graterol: "La salida es a la fuerza, no con
votos, ni maniobras politiqueras! Si Guaidó quisiera derrocar al régimen,
estuviera en Washington convenciendo y explicando, el peligro que los
narcoterroristas representan para el hemisferio".
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