La refinería italiana de Milazzo, de 235.000 barriles diarios de
capacidad, debiera recibir su tercer cargamento de crudo venezolano en los
próximos días, así como lo evidencia agusmedia.
El buque tanquero Delta Tolmi,
que en julio entregó la primera carga venezolana de la refinería en más de un
año, está nuevamente en ruta hacia Milazzo desde Venezuela, con alrededor de 1
millón de barriles. La italiana Eni, que administra Milazzo junto con la KPC de
Kuwait, se involucra en canjes de crudo por diesel venezolanos y acuerdos de
recuperación de deuda a través de una excepción informal a las sanciones
estadounidenses, que la Casa Blanca está tratando de poner fin.
La compañía es socia al 50% de la
española Repsol en el campo de gas costa afuera Perla de Venezuela, donde la
estatal Pdvsa paga la producción con suministro de crudo.
De esto informó también Agusmedia, pero entérate de lo que estaría pasando en Italia
¿Qué más podemos esperar? El
gobierno italiano, como sabemos, se ha mantenido neutral con respecto a
Venezuela, estos intereses podrían ser - ulteriores - motivos para hacer la vista gorda y poner en
segundo plano el desatre que se vive en Venezuela.
Una investigación que estamos
llevando a cabo, evidenciaría que in Italia una sociedad de Curaçao, conectada
con PDVSA, cuyo director e intermediario es venezolano, estuvo buscando (y consiguió) venezolanos con residencia
italiana para convertirles en testaferros mediadores para la distribución de
crudo derivados de petróleo en Italia . Llueven evidencias de que están abriendo cuentas corrientes a
nombre de personas insospechables y útiles
para tal propósito. ¡En desarrollo!
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Gli interessi italiani che sorvolano sulle sanzioni
americane e sul dramma venezuelano
Un carico di greggio venezuelano
è arrivato da poco alla raffineria siciliana di Milazzo gestita da Eni e da
Kpc. Secondo quanto riportato da Argus il carico (1 milione di barili di
petrolio grezzo) ha viaggiato a bordo della nave Delta Tolmi della società
armatoriale greca Delta Tankers ed è stato il primo trasporto dal Venezuela
alla raffineria di Milazzo da febbraio 2019 a oggi.
Altri due carichi di greggio sono
in arrivo a Milazzo: il primo sono 750.000 barili di petrolio in arrivo dal
Baltico (Russia) e l’altro è rappresentato da 700.000 barili dagli Stati Uniti.
Il ritmo elevato di spedizioni di greggio verso Milazzo lasciano presagire una
significativa ripresa della produzione di raffinati dopo lo stoccaggio di
prodotto degli ultimi mesi a causa dell’emergenza Covid-19. La raffineria a
maggio aveva ricevuto 145.000 barili/giorno, a giugno 90.000 barili/giorno e a
luglio il trend dovrebbe essere in netta risalita.
L’export
di greggio venezuelano è ormai da diversi mesi oggetto di embargo da parte
degli Stati Uniti. Nelle scorse settimane Milano Finanza aveva informato che
Pdvsa, la compagnia petrolifera di Stato venezuelana, non ha mai interrotto i
pagamenti nei confronti di Eni, anche se sotto forma di forniture di greggio.
Alla fine del primo trimestre di quest’anno, il credito di Eni nei confronti di
Pdvsa era stabile a circa 800 milioni di euro. Ne parla anche Agusmedia.
Tornando al petrolio venezuelano ....
Cos'altro
possiamo aspettarci? Il governo italiano, come sappiamo, è rimasto neutrale
rispetto al Venezuela, questi interessi potrebbero essere - ulteriori - motivi
per chiudere un occhio e mettere in secondo piano il disastro che si sta
vivendo in Venezuela.
Un'indagine
che stiamo portando avanti come giornalisti, mostrerebbe che in Italia una
società di Curaçao, collegata con PDVSA, ha cercato (e ha ottenuto) che
venezuelani con residenza italiana siano stati utilizzati come mediatori e
rappresentanti per la distribuzione di derivati del greggio della PDVSA
venezuelana in Italia . Si parla, tra l’altro, di conti correnti a nome di persone insospettabili e utili a
tale scopo. Notizia e indagine in pieno sviluppo!
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