Non sono mai stato un credulone,
anzi sono scettico riguardo supposti eventi legati a forze superiori, ma le
esperienze fuori dal corpo, non necessariamente di premorte, sono entrate a
far parte della mia vita. Sarà un caso ma mi succede specialmente quando mi
trovo in Italia. Assolutamente non si tratta di capacità magiche o cose del
genere, ma sono semplicemente situazioni in cui chiunque potrebbe trovarsi a
seconda della sensibilità della persona.
C’è chi parla di tecniche precise
ma, nel mio caso, si tratta di alcune esperienze extracorporee spontanee, che
avvengono nei momenti di tranquillità, di riposo e quando la mente riesce a
liberarsi dai pensieri negativi che si affollano nei periodi della vita in cui
hai dovuto far fronte a momenti difficili. A me è capitato così, come l’ultima
alcuni giorni fa.
Un anno difficile, segnato
duramente dalla perdita di mia mamma a cui ero, e sono, molto legato. Ormai
senza genitori, come succede a tutti a cui capita un lutto, ho vissuto un
periodo difficile, un altro. Alla luce delle mie precedenti esperienze sapevo
che prima o poi mi sarebbe successo di nuovo.
Verso le 20, dopo una giornata di
lavoro e incontri sia online che in presenza, finalmente la doccia e un po’
risposo. Sdraiato sul mio divano di casa, la tv accesa e una sensazione di pace
e benessere con il mio cane di piccola taglia al mio fianco. Una dolce
leggerezza pervade il mio corpo ma, improvvisamente, sento dei rumori e avverto
una presenza alla porta di casa. Mi alzo e mentre mi avvio verso la porta
avverto la sensazione di muovermi fluttuando e non sono passi quelli che
faccio, ma spostamenti energici senza alcuna fatica. Penso: “ecco, di nuovo mi
sta succedendo” ma questa volta la sensazione è piacevole, non ho alcuna paura,
sembra di ondeggiare, per accelerare il movimento istintivamente muovo le
braccia come se fossero remi di una barchetta che galleggia sul mare. I miei
piedi non toccano il pavimento.
Tento di afferrare la maniglia
della porta per aprire, so che dall’altra parte c’è qualcuno d’importante. Non
riesco ad afferrare la maniglia perché la mia mano è inconsistente e la porta
invece è fisica, ma riesco a vedere attraverso e sono i miei genitori che mi
guardano sorridenti. “Ciao mamma, ciao papà” dico, vorrei aprire quella porta ma
è impossibile, allora con un movimento fluttuante mi dirigo verso la camera
vicina e penso che forse da quella sarà più facile per loro avvicinarsi a me.
Purtroppo anche quella porta è da aprire e ho lo stesso problema. Sono vivo e
cosciente senza il mio corpo fisico che vedo di là, sdraiato sul divano e il
mio viso è rilassato, sereno e sveglio.
Ragiono e capisco che non è
possibile aprire porte in quella situazione ma il mio cuore si riempie di gioia
per aver visto e sentito i miei genitori i quali, ancora una volta, hanno
provato di essere presenti nonostante la morte.
Questo non è soltanto un atto di
una sceneggiatura, ma una vera esperienza di vita oltre la vita. In quest’occasione
non ero addormentato, come mi è capitato altre volte. Mi ha lasciato la
serenità e la consapevolezza che c’è qualcosa oltre la morte. Come attore ho
interpretato ruoli psicologici che mi hanno sempre dato delle emozioni, e
ritengo di conoscere il confine tra realtà e finzione. Il cosiddetto viaggio
astrale fuori dal corpo, è chiaramente una realtà che affascina il cinema. Un
mio prossimo ruolo? Può essere e in quel caso potrò attingere dalla mia
esperienza reale.
Il celebre drammaturgo spagnolo Pedro Calderón
de la Barca diceva che “la vita è sogno”, ma anche il sogno, specie da svegli,
è certamente l’altra vita, quella dopo la morte.
Non lo faccio costantemente ma
ogni tanto mi metto alla ricerca di chi ha avuto esperienze simili e navigando
in internet mi sono imbattuto in un libro che mi ha incuriosito.
“Il mio viaggio fuori dal corpo”
di Robert. A Monroe
“Le O.O.B.E. (esperienze fuori dal corpo) sono un evento umano
universale, non nel senso che accadono ad un grande numero di persone, ma
perché sono accadute per tutto il corso della storia che conosciamo, e ci sono
delle precise rassomiglianze in queste esperienze fra gente che sotto ogni
altro aspetto è molto diversa per formazione culturale. Si possono sentire
testimonianze di O.O.B.E. da parte di massaie del Kansas del tutto simili ad
antichi racconti egiziani o di fonti orientali. La O.O.B.E. è generalmente una
delle esperienze più profonde della vita di una persona, e cambia radicalmente
ciò in cui essa crede. Il soggetto sa di aver sperimentato direttamente come si
può essere vivi e coscienti senza il proprio corpo fisico, e perciò sa di
possedere una qualche specie di anima che sopravvivrà alla morte del corpo. Il
libro è il racconto delle esperienze di uscita dal corpo che l'autore ha avuto
durante la sua vita. Il testo riporta esperienze, tecniche e metodologia per
permettere a tutti di imparare ed avere questa straordinaria esperienza”.
Ne parleremo ancora. Sicuramente.
Se vuoi ricevere questo testo, contattami scrivendo alla mail cosmo@cosmodelafuente.com.
Pubblicazione libera citando autore [cosmo de la fuente] e link a questa
pagina.
A presto
Cosmo de la Fuente [Instagramufficiale]
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