Nella sanguinosa battaglia tra
Russia e Ucraina è importante considerare quali sono gli alleati e i simpatizzanti
di Putin, l’invasore, che ha fatto della sua dittatura una bandiera che troppi
ingenui europei, ma soprattutto italiani, continuano a sventolare accecati dall’odio
per l’America che offusca la loro capacità cognitiva. Sono storditi dalla
rabbia che scaturisce nel negazionismo della realtà attuale: è stato invasa una
nazione sovrana, con la pretesa che l’Ucraina si arrenda per non disturbare la
belva. Chissà se la penserebbero nello stesso modo se ad essere invaso fosse parte
del territorio italiano.
Il bello è che parlano di nazismo
quando il vero nazista, anche in quest’occasione, è proprio Vladimir Putin.
Non è un mistero che la censura della
stampa, la repressione dei no-war
russi e la mancanza di libertà civili sia il pilastro del “governo” di Cremlino,
come non è un segreto la facilità di avvelenamento dei dissidenti da parte
dello zar.
Chi sono i paesi e i capi di
Stato che sostengono Putin o che sono rimasti neutrali?
Comincio dal Venezuela, il mio
paese. Nicolás Maduro, pupillo di Chávez, si è espresso in favore di Mosca.
Negli ultimi anni abbiamo assistito ai crimini di lesa umanità che il dittatore
di Caracas ha perpetrato alla popolazione venezuelana utilizzando mezzi
favoritegli proprio dallo Zar, affamato di espansionismo. Centinaia sono gli
arresti dei dissidenti e di manifestanti pacifici, testate giornalistiche e tv
vicine all’opposizione costrette a chiudere, assassinio di giovani studenti
sono solo una parte dei crimini del tiranno e della catastrofe in cui versa il Paese che vive una
gravissima crisi alimentare, sanitaria e sociale.
Il Venezuela, insieme all'invasore cubano, si sono manifestati a sostegno di Mosca.
Nella lista appaiono la Corea del
Nord, che certo non è un paese basato sulla democrazia; la Bielorussia, organizzata
ad hoc da Putin; la silente neutralità dell’India; il doppio gioco della Turchia e della Cina, che non sono da sottovalutare.
Il Giappone si è dichiarato favorevole alle sanzioni contro la Russia,
compreso il distaccamento dallo SWIFT. La Nuova Zelanda ha invece deciso di
restare neutrale e di non inviare aiuti all'Ucraina e la stessa posizione la
tiene il Brasile di Bolsonaro, che però è tra i sostenitori di Putin.
Se partiamo dall’innegabile dato
di fatto di un’invasione ingiustificata e certamente progettata a danno dell’Ucraina (e non solo), chiediamoci come si possa negare l’evidenza. In qualche modo la risposta arriva dal
Censis. Secondo l'’indagine dell’ Istituto
di ricerca socio-economica italiano per
il 5,9% degli italiani il Covid non esiste e per il 5,8% la Terra è piatta, per
il 10,9% il vaccino è inutile, per il 10% l'uomo non è mai sbarcato sulla Luna,
per il 19,9% il 5G è uno strumento sofisticato per controllare le persone. Aggiungerei i complottisti delle scie chimiche e persino l'assurda teoria che tra noi vivano i "rettiliani".
Questo potrebbe spiegare il
negazionismo e la confusione che regna sovrana che sfocia nel 'celebrazionismo' della cruenta invasione putiniana e, probabilmente, anche la passione di chi
sta sempre dalla parte contraria con l’illusione di distinguersi per trarne
vantaggio e visibilità.
Invochiamo giustamente la PACE,
ma chi ha messo fine alla pace se non chi ha iniziato questa guerra? In realtà
tutti lo sappiamo.
Tutti vorremmo la pace ed è giusto invocarla, ma le invasioni innescano le guerre, i dittatori non si fermano di fronte a nulla, ma l'aggredito non può non difendersi.
CDLF
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