[COMING SOON] Disordinato, notturno, ritardatario e
soprattutto accanito tifoso romanista, Edoardo Leo nasce a Roma il 21 aprile
del 1972. Da bambino non coltiva il sogno di fare l'attore, ma la fascinazione
per il cinema – in particolare per i film di Stanley Kubrick – lo spinge da
ragazzo a tentare la strada del cinema. L'esordio, tuttavia, avviene in
televisione, per la precisione nel film di Gianfranco Albano La luna rubata
(1995). Nel 1996 è la volta di una partecipazione a I ragazzi del muretto, seguita
dalla miniserie con Gigi Proietti e Ornella Muti L'avvocato Porta (1997), in
cui Leo è un ragazzo di nome Vincenzo accusato di aver dato fuoco al camion che
ha investito e ucciso la sua fidanzata.
Sempre nel '97, l'attore debutta sul grande schermo grazie a
La classe non è acqua di Cecilia Calvi. Il '98 è invece l'anno de Il
Maresciallo Rocca 2 – nel quale Edoardo ritrova Proietti – e di Grazie di tutto
di Luca Manfredi, che gli regala un ruolo non troppo significativo.
Un po' più di spazio Edoardo Leo lo trova nella miniserie di
genere poliziesco Operazione Odissea (1999), in cui interpreta un personaggio
di nome Achille e recita insieme a Luca Zingaretti, Marco Giallini, Leo
Gullotta e Daniele Liotti. La regia è di Claudio Fragasso, che dirigerà l'attore
tanto nel film tv La banda (2001) quanto nella fiction Blindati (2003).
Sempre nei primi anni Duemila, Leo si fa amare nella terza e
nella quarta stagione di Un Medico in famiglia – in cui è il figlio imbranato
del custode di un orfanotrofio – e nella miniserie Ho sposato un calciatore
(2005) – nella quale impersona il calciatore Vito Palma. Edoardo Leo non ha
difficoltà ad avvicinare questo personaggio, vista la sua “militanza” – dal
2000 – nella Calciattori Team, squadra da lui stesso fondata con nove colleghi.
Ho sposato un calciatore porta la firma di Stefano Sollima, con cui Edoardo
tornerà a collaborare sia per Romanzo Criminale – La serie (2008-2010) che per
Crimini 2: Mork e Mindy (2009).
Andando un po' indietro nel tempo, il film più importante di
inzio secolo è per Leo Gente di Roma (2003), che segna l'inizio del suo
innamoramento artistico per Ettore Scola, e se nel 2004 l'attore divide con
Giorgio Colangeli il set di Dentro la città, nel 2008 si fa dirigere da Diego
Febbraro ne L'anno mille.
Nel 2009 Edoardo Leo esordisce nella regia con Diciotto anni
dopo, storia di due fratelli che si ritrovano dopo la morte dei genitori.
L'attore fa la parte di un modesto meccanico e per l'altro ruolo da
protagonista chiama Marco Bonini. Il film gli vale una doppia candidatura ai
Nastri d'Argento e ai David di Donatello come migliore regista esordiente.
Dopo una breve partecipazione a Nessuno mi può giudicare –
diretto dall'amico Massimiliano Bruno nel 2011 – Edoardo appare in To Rome With
Love (2012) di Woody Allen. Nello stesso anno recita in Ci vediamo a casa di
Maurizio Ponzi e nel secondo film di Massimiliano Bruno Viva l'Italia!, nel
quale è la guardia del corpo di un'attrice di fiction televisive.
Nel 2013 arriva per Leo l'occasione di fare un nuovo film da
regista. Come per Diciotto anni dopo, in Buongiorno papà l'attore si sceglie un
ruolo importante e – affiancato da Raoul Bova – torna a parlare di famiglie,
sebbene questa volta il personaggio principale sia un padre. Quasi
contemporaneamente Edoardo Leo viene scelto per interpretare uno dei quattro
giocatori di curling protagonisti de La mossa del pinguino (2014), il primo
film di Claudio Amendola regista. Sia questa commedia amara che Buongiorno papà
ottengono un discreto successo, anche se un altissimo gradimento l'attore lo
registra grazie a Smetto quando voglio (2014) di Sydney Sibilia, che diventa
rapidamente un vero e proprio caso cinematografico. Strizzando l'occhio al
Walter White di Breaking Bad, Leo veste i panni di un ricercatore universitario
povero in canna che decide di sbarcare il lunario creando e vendendo una droga
specialissima.
Sempre nel fortunato 2014, Edoardo duetta con Ambra
Angiolini in Ti ricordi di me?, secondo film da regista di Rolando Ravello e
trasposizione dell'omonima pièce teatrale scritta da Massimiliano Bruno e
impersonata dagli stessi attori.
Per Edoardo Leo l'anno si chiude con Pane e burlesque.
Esce invece nel 2015 il suo terzo film. Intitolato Noi e la
Giulia e tratto dal libro "Giulia 1300 e altri miracoli”, racconta il
“piano b” di tre uomini insoddisfatti al tempo della crisi.
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